Claudio Garzelli, direttore generale del Bari e attuale numero uno di una società in vera e propria "amministrazione controllata", ha replicato piccato alle recenti accuse dell'ex biancorosso Marco Rossi. Il difensore aveva espressamente raccontato davanti ai P.M., di un ambiente, quello barese, in cui "entravano negli spogliatoi anche i capi ultrà, senza controllo di chi doveva controllare".

 "Le testimonianze di certi soggetti, evidentemente coinvolti in meccanismi fraudolenti - sostiene Garzelli dalle colonne della Gazzetta dello Sport - sono da ritenersi inattendibili. Scaricando la responsabilità sulla società, qualcuno ritiene di sollevarsi dalle proprie. Abbiamo fatto tanto per tutelare i calciatori. Forse loro questo se lo dimenticano, ma nel contesto di un'annata difficile ci siamo sempre preoccupati per tempo. Negli ultimi sei mesi della passata stagione, i nostri calciatori sono stati seguiti puntualmente dalle forze dell'ordine in tutti i loro spostamenti. Altro che storie!".

Rimane nell'opinione pubblica generale, una forte perplessità su questa vicenda. Qualcosa non torna, ed è per questo che prossimamente potrebbero essere convocati in Procura, anche alcuni dirigenti della società biancorossa. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 15 maggio 2012 alle 11:00
Autore: Davide Giangaspero
vedi letture
Print