Primo giorno di scuola, e se il buongiorno si vede dal mattino la prossima stagione dei galletti non sarà esattamente una gita di piacere. Sala stampa aperta al pubblico, ci sono i tifosi, c'è la Digos, e poi c'è ovviamente lui, Carmine Gautieri, il nuovo allenatore del Bari, il vecchio giocatore del Bari. Alla sua destra l'amministratore unico Francesco Vinella, ancora più in là il ds Guido Angelozzi. Difronte a loro tanti giornalisti. La sala è piena, la tensione non è quella che si percepisce in un'aula di tribunale, però insomma. 

"Sono emozionato", esordisce il tecnico campano, e un po' lo si denota. Sorride timidamente, non si lancia in proclami funambolici, ripete spesso un concetto: etica del lavoro. Nel frattempo qualche tifoso contesta ("ma cosa vuoi costruire qui?"), Angelozzi prova a fare da pompiere ("lasciateci lavorare", ribatte con tono riconciliante), Vinella semplicemente tace. La conferenza procede a singhiozzi, il neoallenatore prova ad imbastire un discorso: "In Puglia mi sono consacrato come giocatore e come uomo: qui ho passato tre anni indimenticabili e sono molto legato a questa città: qui si può fare bene". Sì, ma giocandosi quali carte? "Con il gioco e i risultati. La rabbia della tifoseria? Quella biancorossa è assai matura. Ricordate la gara contro il Lanciano di qualche mese fa? Noi vincevamo 3-0, il San Nicola si è rivelato in quell'occasione assai civile, altrove chissà cosa sarebbe successo. Anche grazie a quella reazione composta del pubblico partì la rimonta dei padroni di casa".

Poi il tecnico si sofferma sulla rosa attualmente a disposizione: "Con Angelozzi c'è sintonia totale. Se sono qui è perchè, pur avendo altre richieste, il direttore mi ha convinto con la sua entusiasmente voglia di fare calcio. Certo, la squadra va completata, ma un'ottima base da cui ripartire c'è, ci sono tanti giovani di qualità". Poi entra nel merito di alcune decisioni chiave: "In Abruzzo ho avuto tanti giocatori bravi, ma non so se qualcuno di questi arriverà a Bari. Io voglio giocatori che sposino la causa. Borghese? Verrà in ritiro, è un nostro tesserato. Leali? Ottimo portiere, deciderà lui se venire qui. Ma, al di là dei singoli, la mia filosofia è questa: far sentire importanti i miei giocatori, dico sempre che i miei sono i più bravi del mondo". Ma che campionato di Serie B sarà? Quali le ambizioni biancorosse? "L'obiettivo è fare bene, oggi non possiamo sognare. Sarà un torneo equilibrato, ma metto il pole position il Palermo".

Infine, a una precisa domanda di Tuttobari.com sulle similitudini con Torrente, risponde: "Ottimo tecnico, ma Torrente è Torrente e io sono Gautieri. Ciascuno di noi ha le proprie idee sul calcio". Poi i saluti, qualche foto, qualche stretta di mano, molti in bocca al lupo. Bentornato a Bari.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 16 luglio 2013 alle 14:00
Autore: Diego Fiore / Twitter: @DiegoFiore1
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