Interessante e foriero di particolari il bilancio semestrale che Gianluca Paparesta ha depositato come da prassi in Covisoc lo scorso dicembre. Una visione parziale delle cose - sottolinea La Gazzetta del Mezzogiorno - ma che certamente evidenzia qualche dato di gestione della nuova società biancorossa.

Alla voce debiti il Bari espone la somma di 7.5 milioni (sempre 7 erano stati i milioni spesi per acquisire il titolo sportivo dopo il fallimento della società dei Matarrese). Un'operazione di leveraged buyout? Essa si ottiene quando gli investitori comprano una società sfruttando la sua stessa capacità di sostenere il debito. Ipotesi avvallata pure dalla magra esposizione nei confronti delle banche.

Abbonamenti, botteghini, sponsorizzazioni (1.2 milioni), pubblicità, royalties e vendita dei calciatori (plusvalenze su Joao Silva, Toskic, Parodi e Vogliacco) sono i proventi. Un fatturato da 7.7 milioni a cui lo stesso Bari ha però risposto con spese vive da 8.5 milioni (di cui 3.3 solo di stipendi). La perdita registrata nel periodo semestrale è stata di 198mila euro, in attesa della versione completa del bilancio su base annuale.

Il quotidiano, al termine della sua ricostruzione, si sofferma infine sul parere del collegio dei revisori che nel formulare esito favorevole a quanto inviato dal Bari "invita l'organo amministrativo a contrarre i costi aziendali". Gianluca Paparesta nei primi 6 mesi del campionato 2014/2015 (e della sua attività da presidente) ha ricevuto uno stipendio di 180mila euro, ovvero 30mila euro lordi al mese.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 13 ottobre 2015 alle 09:15
Autore: Redazione TuttoBari
vedi letture
Print