A Bari nessuno dimenticherà la stagione 2013-14, quando i galletti andarono molto vicini al passaggio in Serie A dopo un fallimento e grazie ad una rimonta incredibile. Purtroppo il sogno promozione svanì sul più bello e durante l'estate la squadra venne smantellata. Di quel gruppo di ragazzi, dopo la partenza di Guarna, sono rimasti solo in tre: Marino Defendi, Marco Romizi e Stefano Sabelli. Quest'ultimo fra l'altro è rientrato dopo un periodo in prestito al Carpi e potrebbe recitare nuovamente un ruolo da protagonista nel galletto.

La Gazzetta dello Sport, stamane in edicola, traccia un profilo sulla situazione dei tre veterani del Bari e sulle proiezioni future: "Sono rimasti in tre. Testimoni del passato, quelli della clamorosa rimonta di due anni fa, che spinse i biancorossi a pochi passi dal paradiso della serie A - riporta il quotidiano lombardo nelle pagine pugliesi - Marino Defendi, Marco Romizi e Stefano Sabelli, gli unici rimasti di un gruppo cementato dalla miseria. Tanto amati dal pubblico quanto discussi da una parte della critica. Che li considera alla stregua di cimeli nemmeno preziosi, semplicemente «quelli della vecchia guardia», pezzi che non vanno più. Altrove costituirebbero lo zoccolo duro della squadra, invece nel nuovo Bari sono in discussione, come tutti gli altri".

Inoltre tutti i membri del trio hanno ingaggi parecchio elevati per la cadetteria: "Tutti e tre vantano un ingaggio superiore alla media della categoria. Contratti pesanti, oscillano intorno ai 200.000 euro (premi compresi), che la società di Giancaspro si è ritrovata a carico, una delle tante scomode eredità lasciate dalla vecchia gestione. E ai diretti interessati non possono essere addebitate responsabilità in tal senso. Nell’estate di due anni fa Mangia, appena arrivato a Bari, indusse Paparesta a rinnovare subito il contratto a Defendi. Triennale e vai. A febbraio dello scorso anno, invece, è stato l’ex presidente a voler prolungare gli accordi fino al 2018 (con lievitazione dell’ingaggio) a Romizi e Sabelli".

Al momento nessuno dei tre è stato corteggiato con insistenza da alcun club e c'è la possibilità che restino tutti alla corte di Stellone: "Se il mercato dei tre restasse fermo? L’ipotesi non è azzardata. Nel frattempo, Stellone ha un solo percorso: ottimizzare le risorse disponibili, immettere nuova linfa e fiducia in quanti ora si sentono in bilico. Gente che, peraltro, non si è mai risparmiata per il Bari".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 24 luglio 2016 alle 10:00
Autore: Davide Rega
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