Nella giornata di ieri la notizia di una denuncia sporta al presidente del Bari Cosmo Giancaspro ha catalizzato l'attenzione assieme alle vicende più puramente calcistiche legate in particolare all'amichevole vinta col Trento. Una vicenda delicata, mossa da due ex soci di Giancaspro con al centro una realtà diversa da quella biancorossa. La risposta di Giancaspro è arrivata tramite un comunicato

"Cosa puoi rispondere ad accuse talmente inconsistenti, nella loro stessa prospettazione, da risultare addirittura incomprensibili? Cosa puoi rispondere a gente che segue percorsi irrituali per scopi facilmente immaginabili? La risposta è una sola. Niente. Non puoi rispondere niente. Di fronte alla cattiveria del gioco al massacro mediatico sei indifeso.
Ma una cosa la devo dire alle mie figlie, che hanno letto e sofferto in silenzio, senza neppure chiedermi perché succedono queste cose. Non avrò pace fino a quando i responsabili di questa azione delittuosa non verranno severamente puniti.
Non intendo spendere una parola in più nei confronti di persone delle quali si sta già occupando la magistratura, nelle indagini in corso per altre vicende. E non lo faccio soltanto perché non mi piace non rispettare le regole. Quelle scritte e quelle non scritte. Le denunce e i processi si fanno nei tribunali, dinanzi ai giudici, non raccontando favole ai giornali.
Poi esistono la riconoscenza, la dignità, l’onore e il rispetto. Sono queste le regole più importanti. E io le ho sempre osservate. Altri non so. Ai tifosi del Bari dico solo di stare tranquilli, ammesso che questa nuova boutade possa indurre una qualche preoccupazione. A loro ho fatto una sola promessa, quando ho avuto l’onore di guidare la loro società: lavoro e serietà. E proseguirò imperterrito su questa strada, senza farmi intimorire da chi usa il clamore mediatico quale minaccia per tentare di conseguire vantaggi illeciti. Il che oramai dovrebbe essere chiaro a tutti. Anche alle mie adorate figlie".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 30 luglio 2016 alle 01:35
Autore: Redazione TuttoBari
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