Dopo tre sconfitte consecutive è tornato il sorriso in casa biancorossa, grazie al successo contro la Cremonese. L'inizio di campionato non è stato sicuramente facile per Fabio Grosso, che ha dovuto spesso cambiare modulo ed interpreti (anche a causa di infortuni e mercato), alle ricerca delle soluzioni tattiche più congeniali per la squadra. Proprio nel turno infrasettimanale il tecnico ha deciso di lanciare per la prima volta il 3-5-2. Una scelta interessante e sagace, che potrebbe rivelarsi molto produttiva per il proseguo della stagione. 

DIFESA - E' il reparto che ha tratto i maggiori vantaggi. Più protetto e agevolato nell'impostazione della manovra con Marrone fulcro centrale, ruolo già ricoperto nella Juventus di Antonio Conte (come vice-Bonucci). Il classe '90 è sembrato più libero da incombenze di marcatura, alla quale si sono dedicati completamente i due compagni di reparto, Gyomber e Capradossi. 

CENTROCAMPO - La presenza di cinque elementi sulla linea mediana ha ampliato e favorito la circolazione della palla mentre l'equilibrio è stato garantito dal duo Basha-Busellato, che ha anche permesso agli esterni di poter supportare con continuità la manovra offensiva come dimostrato da Improta nell'azione del gol. L'ex Salernitana, pur indietreggiando il suo raggio d'azione, non ha riscontrato particolari difficoltà nell'entrare nel vivo del gioco. Tello, nonostante una prestazione poco brillante, è l'uomo che può garantire grande variabilità e imprevedibilità, non concedendo punti di riferimento agli avversari con continui tagli ed inserimenti. Inoltre le attuali riserve hanno le caratteristiche ideali per potersi integrare completamente nel nuovo modulo come Fiamozzi (alternativa a D'Elia con il dirottamento di Improta sulla fascia mancina), Petriccione e Salzano. 

ATTACCO - In avanti le due punte, Nenè e Floro Flores, sono risultate meno isolate rispetto alle precedenti uscite. Sicuramente dovranno però lavorare sull’affiatamento, ancora in fase di rodaggio, e sulla brillantezza in area di rigore. Possibile inoltre l’aumento del minutaggio di Cissè per fisicità ed atletismo. Brienza rappresenterebbe, invece, il vero jolly della squadra, capace di portare la qualità necessaria negli ultimi 30 metri anche a partita in corso. Le uniche problematiche riguarderebbero la collocazione degli esterni puri, vedi Iocolano e soprattutto Galano. L'ex Vicenza, in attesa del rientro dall'infortunio, sarebbe l'uomo di classe che potrebbe incontrare le maggiori difficoltà. Quasi impossibile il suo arretramento a centrocampo, più probabile un suo utilizzo da seconda punta, posizione già occupata ma in cui non ha mai trovato la necessaria continuità. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 22 settembre 2017 alle 19:00
Autore: Gianmaria De Candia
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