Vivono il presente da protagonisti. Sempre da protagonisti, presto, contano di spiccare il volo nel gotha del calcio italiano. C'è chi come Gaetano Castrovilli non ha nemmeno esordito in prima squadra, eppure vanta già corteggiamenti trasversali anche fuori dai confini nazionali. E chi, come la coppia Filippini-Minala o il funambolico Boateng, una big alle spalle ce l'ha già, e sogna di tornarci non prima di aver conquistato Bari. Bari, dove ha attecchito radici ancor più profonde Sabelli, nazionale under 21, perso dalla Roma alle buste. Un piccolo (grande) sfizio di mercato centrato dal team biancorosso, da quest'estate proprietario unico del cartellino del laterale romano. Il presente e il futuro, semplicemente i ragazzi terribili del Bari. Non i soli presenti nella rosa biancorossa, ma quelli che, fin qui, si sono maggiormente distinti: conosciamoli meglio.

FILIPPINI E MINALA - Denomitatore comune: la Lazio. Il difensore è arrivato in Puglia nel ruolo di vice-Calderoni, poi l'arrivo di Nicola lo ha promosso a centrale, prima del nuovo ribaltone difensivo che potrà esaltarne ancora l'ambivalenza e l'applicazione a sinistra. Decisamente fortunata fin qui (nonostante i primi mesi tinti di giallo) pure l'esperienza di Minala in biancorosso. Pochi minuti col Cittadella gli son bastati per entrare nel tabellino dei marcatori, per ripetersi tre giorni dopo, ed entrare con prepotenza nel mondo Bari. Sempre titolare da novembre, oggi pretendente di maglie contese da tanti. E poteva essere ancor più robusto il numero di aquilotti protagonisti quest'anno a Bari se anche Rozzi fosse riuscito ad esprimersi ai livelli del calcio giovanile. Poco spazio e aggancio col campo rimandato. Bari resterà comunque la prima breve tappa, formale, del suo cammino da professionista.

BOATENG - L'ultimo arrivato. Tanto sopra le righe nelle sue accelerazioni, quanto composto e maturo fuori. Di lui tutti apprezzano la serenità e l'intelligenza con cui si è affacciato alla realtà barese. Il Milan lo scruta, lui ha deciso sabato di dare una sterzata alla sua stagione. A vent'anni conta già un prestito a Catania e un altro, più nascosto, nella massima serie olandese. Sembra passata una vita da quando si affacciava un po' spaesato a Milanello, a due passi da Ibahimovic e Robinho. Oggi King, l'abbreviazione del suo cognome che riporta a titoli d'altri tempi, può camminare finalmente da solo e senza più timori reverenziali.

SABELLI - A titolo definitivo a Bari. Cresce e sgomma, non dando troppo credito alle voci di mercato sul suo conto. Lui, in fondo, ha già capito la difficoltà per un giovane italiano di agganciare il treno delle big in Italia. Era già della Roma che poi ha dimostrato di non puntarci più di tanto. "Non so se sarei stato utile alla squadra di Garcia. In questo momento credo di essere molto più utile al Bari". Con questa filosofia non farà fatica a ritrovare il grande calcio, con gli interessi.

CASTROVILLI - Ballerino mancato, danza oggi in campo, dove è il numero 10 della sorprendete formazione giovanile di Corrado Urbano. Abilità coi piedi, magie, che gli sono valse gli apprezzamenti di Juve e Roma, ma anche di squadre inglesi. Il procuratore di Verratti ha deciso di puntare, da pochi mesi, su di lui. Paparesta è stato chiaro: "Resta a Bari, ce lo teniamo stretto". Nel frattempo lui aspetta con ansia il giorno dell'esordio al San Nicola, prossima tappa di un percorso - scommettono gli esperti - da predestinato.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 25 febbraio 2015 alle 11:00
Autore: Davide Giangaspero
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