Non si può vincere sempre! E' vero, ma il pari di Como ha lasciato inevitabilmente un retrogusto amaro. Le preoccupazioni del presidente dopo la vittoria con il Livorno si sono rivelate profetiche. Ieri i galletti hanno sofferto parecchio al "Sinigaglia", al cospetto di un avversario tenace e per nulla rassegnato. 20 punti a separare le due squadre in campo, annullati da una prestazione sottotono dei biancorossi, che possono e devono fare di più.

APPROCCIO - Ci si aspettava qualcosa di meglio dalla trasferta sulle rive del lago lariano. Pronti via, e il Como fa capire di non essere intenzionato a mostrare il proprio fianco al Bari. Resta abbottonato in difesa e riparte in velocità con il duo Ebagua-Ganz e le folate del macedone Jakimovski. Sull'altra sponda la squadra di Nicola traccheggia e il centrocampo (pesano le assenze, ndr) subisce il dinamismo dei padroni di casa. Il risultato è una prima parte di gara anonima con l'unica conclusione in porta dei galletti: un colpo di testa di Maniero, francobollato spesso con metodi rudi dai difensori biancoblu, in chiusura di primo tempo. Nella ripresa ecco puntuale la doccia fredda, dopo la traversa di Rosina, con il gol di Ganz. Il Bari si scuote, facilitato anche dall'ingresso di Boateng, e raggiunge il meritato pareggio.

BICCHIERE MEZZO PIENO - Come si dice un certi casi. Alla squadra il merito di aver raddrizzato una partita che sembrava compromessa, non prima però di un'incredibile sbavatura difensiva che aveva permesso allo scatenato Jakimovski di sfiorare addirittura il gol del raddoppio. Ci hanno pensato poi Di Noia e un provvidenziale De Luca a scongiurare la figuraccia. Nel frattempo, a Brescia, si consumava l'incredibile disfatta del Cagliari capolista. Una debacle che consente ai biancorossi di guadagnare un punto sui rivali sardi e di attendere con fiducia il prossimo impegno casalingo con l'Ascoli dell'ex Mangia. Il Bari vuole ripartire.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 29 novembre 2015 alle 08:15
Autore: Fabio Mangini
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