Serviva un tocco di fantasia per dare una netta sterzata ad una stagione sommariamente deludente. Servivano piedi raffinati per completare l'opera di edificazione di un 3-4-1-2 che in realtà non è mai decollato, ma che almeno ha avuto il merito di riportare in Puglia il talento di casa: Nicola Bellomo. E non importa se poi sulla trequarti il gioiello di Bari Vecchia non abbia potuto rifinire quasi mai un tandem di punte. Perché Bellomo, in spolvero dopo un paio d'anni in chiaroscuro, sembra aver trovato la condizione giusta per poter risultare decisivo anche come terzo di sinistra in un centrocampo tra i più completi per qualità e caratteristiche in B. 

Le tante panchine accavallatesi tra Torino e Chievo e intervallate da una discreta parentesi spezzina hanno caricato il centrocampista classe '91, ritornato a casa col solo obiettivo di riportare la Bari nelle più nobili posizioni di classifica. Al momento dell'arrivo le sue condizioni erano buone, ma ancora non completamente ottime. Eppure, nonostante ciò, Nicola ha subito capito di non poter prescindere dall'estro e dalla qualità del suo numero trentatrè, capace di scandire i tempi della manovra e ispirare tutti i tagli degli esterni. Come nella trasferta di Modena, dove ha condotto al gol Kingsley Boateng con un lancio illuminante che ha spianato al ghanese la strada per realizzare la prima rete italiana della sua giovane carriera.

Uscito per crampi dopo 85' di qualità abbinata a sacrificio in fase di ripiego, Bellomo va verso il completamento di un processo di crescita fisica che può portarlo solo su binari ancora più agevoli all'interno dello scacchiere di Nicola. E allora sì che Bellomo sarà un doppio pericolo per tutti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 01 marzo 2015 alle 18:00
Autore: Marco Fornaro
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