Una delle curiosità relative alla sfida di domani tra Como e Bari, in programma per la trentatreesima giornata cadetta a partire dalle 14.00, è sicuramente il confronto tra il club dei De Laurentiis e la società con la proprietà più ricca del calcio italiano.

I lariani, infatti, a partire dal 2019 sono di proprietà della famiglia indonesiana degli Hartono. Eppure, i due fratelli asiatici industriali del tabacco avrebbero potuto vivere questa partita con la “maglia” opposta. Infatti, stando a quanto raccontato e raccolto nel corso degli anni, parteciparono anche loro alla procedura per l’acquisizione del pacchetto azionario del Bari nel 2018, dopo il fallimento della società di Giancaspro.

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, però ha spiegato come mai la loro proposta non fu presa in considerazione. Le sue parole di qualche mese fa, estratte da un lungo post sulla sua pagina di Facebook: “In quel nefasto 2018, con il Bari fallito, si decise di dare luogo a una procedura pubblica (la manifestazione di interesse) con tanto di regole precise e ineludibili (il documento è disponibile sul sito del Comune) e una commissione, proprio a tutela del futuro del titolo sportivo. La più semplice di queste regole imponeva ai partecipanti, come si fa in qualunque bando di presentare una domanda con determinate caratteristiche minime e dei documenti da allegare. L’offerta degli Hartono non è MAI arrivata in questa forma. Anzi, possiamo dire che dagli indonesiani non è mai arrivata una vera e propria offerta”.

Una spiegazione molto dettagliata per sgomberare il campo da qualsiasi retrospettiva polemica. Con il senno di poi, però, resta un po’ di rimpianto pensando a quello che sarebbe potuto succedere. La proprietà del Como, infatti, sta dimostrando di saper aggiungere a un patrimonio sterminato anche un’ottima capacità programmatica. Interpellato su questa tematica qualche giorno fa ai nostri microfoni, Mattia Collauto aveva, infatti, detto: “È vero che con una maggiore disponibilità economica si hanno più possibilità di raggiungere gli obiettivi, però vincere significa curare bene i particolari e avere anche un po’ di fortuna”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 12 aprile 2024 alle 17:00
Autore: Antonio Testini
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