Minuto 13 di Benevento-Bari: Lopez ha appena siglato il vantaggio dei campani dopo un avvio di gara appannaggio dei biancorossi. Tutto sembra far presagire la solita giornata storta lontano al San Nicola ma dalla panchina, Stefano Colantuono, da vero condottiero, predica calma. In campo, lo segue a ruota Brienza: "Non è successo nulla, continuiamo così" - sembra spiegare il capitano ai suoi compagni di squadra. Detto, fatto. Il Bari rifila al Benevento in quaranta minuti le stesse reti che il Benevento aveva subito nell'arco intero del campionato cadetto al Vigorito.

La gara è una girandola d'emozioni, ma il mister è lì: non si ferma un attimo, passeggia nervosamente nell'area tecnica nonostante la pioggia battente. Probabilmente, sul 3-4 rivede i fantasmi di Verona, Ascoli, Cesena dove son volati via punti preziosi quando ormai sembrava fatta. Ma stavolta il risultato non cambia: il fischio finale è una liberazione, il gruppo si compatta, Colantuono abbraccia ad uno ad uno i suoi ragazzi, Brienza e Tonucci arringano la folla biancorossa accorsa in Campania.

Il Bari ha scacciato le streghe, vendicato lo 0-4 dell'andata, scavalcato il Cittadella che solo un mese fa aveva passeggiato sui galletti e rivolto un messaggio importante all'intera cadetteria: "Ci siamo anche noi - ruggisce in sala stampa - questo Bari ha le palle". Ma in primis, c'è una tenera dedica riservata ad un caro amico scomparso alla vigilia della gara: "Giovanni, la vittoria è per te". Coraggio e cuore, così Colantuono ha curato il Bari. Ma guai ad abbassare la guardia, la strada è ancora lunga.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 25 febbraio 2017 alle 21:00
Autore: Gianluca Sasso
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