Tutto come prima, anzi meglio. Ciccio Caputo trascina il Bari alla vittoria nella trasferta inaugurale di questo campionato. Lo fa alla sua maniera con un gol da puro centravanti d'area, un guizzo nella calda notte di Chiavari che spegne le velleità dell'Entella e alimenta l'entusiasmo del pubblico di fede biancorossa.

Al termine del match il capitano ha espresso tutta la sua soddisfazione rilasciando alcune dichiarazioni ai colleghi di Radionorba: "E’ stata una buona gara, nel secondo tempo siamo riusciti a fare due gol portando a casa una vittoria che ci da un'immensa gioia. - ha raccontato il bomber di Altamura - Il mio gol? Ci tenevo a farlo. La gara è stata difficile ma ce l'aspettavamo, tuttavia il Bari ha dimostrato di avere carattere e voglia di vincere. Siamo solo all'inizio, il nostro obiettivo è fare il massimo partita dopo partita".

Ma non è stata una passeggiata. L'Entella si è dimostrato un osso duro capace di chiudere gli spazi ai due atttaccanti biancorossi e ripartire in contropiede. E l'intesa con De Luca? Il capitano pugliese spiega: "Con Giuseppe proviamo sempre questi movimenti, soluzioni che cerchiamo anche in allenamento, dobbiamo comunque migliorare. Nel primo tempo - ha proseguito Caputo - abbia faticato soffrendo la vivacità dei padroni di casa. Poi siamo venuti noi alla distanza. Devo ammettere di dovermi riabituare al ritmo partita. Alla fine i crampi si sono fatti sentire, non ho voluto rischiare e ho chiesto il cambio".

Ora il capitano non vuole più fermarsi. Dopo le sofferenze patite nell'ultimo anno, il centravanti altamurano ha intenzione di riscattarsi a suon di gol aiutando la squadra verso obiettivi prestigiosi: "Io non ho mai mollato, ho sofferto per i miei compagni. Adesso sono tornato e mi godo questo momento". C'è spazio anche per una dedica simbolica ma speciale: "Dedico il gol ai miei figli, le persone che mi hanno sempre sostenuto e anche ai tifosi del Galletto, senza di loro non ce l'avremmo fatta".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 30 agosto 2014 alle 23:35
Autore: Fabio Mangini
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