La tormentata stagione del Bari si è chiusa mestamente con una sconfitta al "Picco" di La Spezia. La squadra riprenderà la preparazione, prima dei saluti per le vacanze, nella giornata di domani e il monito del tecnico è presto detto: ricominciare la nuova annata con un rinnovato spirito e tentare la scalata verso obiettivi importanti.

Quale modo migliore per rilanciarsi? La nostra redazione lo ha chiesto al giornalista Xavier Jacobelli, ex direttore del portale Calciomercato.com e responsabile delle redazioni online di Tuttosport e Corriere dello Sport. Ecco la sua analisi - in esclusiva - ai nostri microfoni.

Con lo Spezia si è materializzata la 16esima sconfitta dopo un match decisamente sfortunato. Che stagione è stata per i galletti?

"La gara con lo Spezia è la fotografia fedele del campionato del Bari. La compagine biancorossa è stata per tutto l'anno su un'ottovolante. E quella che si è appena conclusa è stata una stagione di assestamento. Infatti spesso si dimentica che questa società ha rischiato di scomparire".

Ma il Bari era tra le favorite alla promozione...

"Mi sembra evidente che chi parta con i favori del pronostico sia condannato a vincere. Oltre ai biancorossi, ci sono esempi altrettanto calzanti come Catania e Livorno. Ora per il Bari è importante ripartire con un organico ben assortito. Ma attenzione: non sempre chi più spende, riesce ad ottenere il massimo. Occorre organizzazione. Carpi e Frosinone insegnano".

Da chi si aspettava un maggiore rendimento?

"Sia quando si raccolgono grandi risultati sia quando si vivono cocenti delusioni, non credo sia giusto additare colpe ai singoli o ad un gruppo di giocatori. Diciamo che c'è stato un concorso di responsabilità, dove un po' tutti hanno qualcosa da migliorare e su Nicola..."

Nicola? Il Bari ripartirà proprio da lui. Crede sia stata la scelta giusta?

"Assolutamente sì. Ha fatto benissimo a Livorno qualche anno fa. Credo che ripartendo dall'inizio con la preparazione estiva possa lavorare meglio e consentire al Bari di raggiungere gli obiettivi prefissati".

In Liguria buone notizie con l'esordio dei vari Castrovilli e Minicucci (alle final eight del torneo Primavera). E' un segnale importante?

"Il calcio italiano ha bisogno di serbatoi come quello barese. Il pensiero ovviamente non può che andare a Cassano. Ma non solo. In passato il settore giovanile del Bari ha sempre fornito giocatori molto validi. Questi tre ragazzi (anche Scalera che non ha giocato venerdì) sono alcuni tra i prospetti più interessanti del panorama calcistico nazionale e sono sicuro che avranno un gran futuro. Ci vuole semplicemente pazienza. Saperli aspettare. E il Bari e Nicola sapranno come valorizzarli".

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE  TUTTOBARI.COM

Sezione: Esclusive / Data: Lun 25 maggio 2015 alle 11:00
Autore: Fabio Mangini
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