Carlo Perrone è stato l'unico calciatore ad alzare una vera e propria coppa a Bari: nel 1990, l'allora capitano biancorosso alzò al cielo la Mitropa Cup vinta ai danni del Genoa. "Decisi io quella sfida - ricorda con orgoglio l'ex calciatore ai microfoni di TuttoBari - spero però che non rimanga l'unico trofeo alzato dal Bari. Ho vissuto tre stagioni indimenticabili in Puglia".

L'attenzione poi, si sposta sul presente dei galletti, reduci dalla beffa di Vercelli. "La squadra deve invertire il trend in trasferta - osserva Perrone - il Bari deve ancora assumere una vera identità. Quando si ripetono i soliti errori, non può essere solo una casualità. Forse Basha e compagni hanno quel pizzico di spavalderia che in serie B non puoi proprio permetterti. Per vincere questo campionato serve una mentalità tale per poter imporre il proprio gioco ovunque".

Prossimo avversario del Bari sarà il Cittadella, sconfitto nell'ultimo turno dalla Cremonese al Tombolato. Perrone, testimone oculare del match, riassume così pregi e difetti dei veneti: "E' stata una gara strana, il Cittadella ha dominato e ha perso nonostante la doppia superiorià numerica. Rimanendo col 4-3-1-2 per tutta la gara, ha faticato, sbattendo sul muro della Cremonese. Serviva un accorgimento tattico per allargare le maglie della difesa lombarda. Però corre tanto ed è pericoloso. E in avanti, Litteri e Kouamè sono sempre pericolosi quando meno te lo aspetti".

Profondamente innamorato di Galano: "Fa giocate fenomenali", Perrone conclude con le sue favorite per la corsa alla A: "Vedo Frosinone e Palermo in prima fila. Alle loro spalle ci sono Pescara, Bari ed Empoli. La sorpresa? Dico Cittadella. Una squadra senza troppe pressioni, in cui i calciatori possono rendere al massimo".

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Sezione: Esclusive / Data: Lun 16 ottobre 2017 alle 17:00
Autore: Gianluca Sasso
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