Ottava difesa del campionato con quarantotto gol subiti, la retroguardia biancorossa ha dovuto sopportare gli errori del mercato di riparazione. Sabelli è stato sostituito con Cissokho che, tuttavia, non ha deluso tanto in campo, quanto fuori, spingendo il tecnico ad accantonarlo. Titolare dunque è diventato Donkor, ma il ghanese non è sembrato pronto per disputare un campionato di alto livello in Serie B. La corsia mancina ha perso dopo poche giornate il suo titolare, Cristiano Del Grosso, sostituito in modo poco aeguato a gennaio con Jakomovski. Nella zona centrale delle difesa benissimo Di Cesare, male Contini. La nota più lieta della stagione biancorossa è stata senza dubbio Alessandro Micai: dopo ventiquattro giornate di panchina, si è conquistato la titolarità a suon di grandi prestazioni.

Di seguito le pagelle dei biancorossi:

MICAI 7 (18 presenze, 1650’) Da Avellino in poi ha conquistato i gradi da titolare a suon di grandi prestazioni e i cuori dei tifosi biancorossi con la sua veracità e la sua grinta. Diciassette partite praticamente impeccabili, peccato che l’unica prestazione negativa sia arrivata proprio in occasione della sfida, decisiva, dei play off. Nel complesso, comunque, la sua resta una stagione eccellente. Se dovesse continuare a certi livelli, questo potrebbe rappresentare l’inizio di una brillante carriera. ALESSANDRO - SEI DIVENTATO - IL GRANDE

DI CESARE 6,5 (32 presenze, 2784’) Tra i giocatori di movimento della retroguardia è stato, senza dubbio, il migliore. Poche giornate negative, quasi sempre determinante. Pulito e deciso negli interventi, capace di splendide uscite palla al piede. È stato il leader della difesa, d’altronde, buon cognome non mente. DE BELLO GALL(ETT)ICO

TONUCCI 6 (23 presenze, 1989’) La sua stagione ha avuto un sussulto con l’arrivo di Camplone. Dimenticato da Nicola e relegato al ruolo di quarto centrale, l’ex Modena è diventato titolare inamovibile dal 25 febbraio (in occasione, anche in questo caso, della sfida al Crotone). Prestazioni quasi sempre positive, con pochi passaggi a vuoto. L’apice della sua stagione resta senza dubbio l’esultanza di Ascoli. A SERIOUS MAN

DEL GROSSO 6 (12 presenze, 1003’) La sua esperienza in biancorosso è durata appena dodici partite, fermato prima da un infortunio, poi da un incidente stradale. Lui vorrà dimenticare questa annata e anche Bari, certo, non ne serberà il ricordo. MESTO

GEMITI 5,5 (22 presenze, 1742’) Avrebbe dovuto essere il vice Del Grosso. Come Donkor si ritrova titolare dopo il fallimentare mercato di gennaio e fa quel che può mantenendo prestazioni poco al di sopra o poco al di sotto delle sufficienza (tranne che nei disastri contro Cagliari e Novara). A trentacinque anni non gli si possono chiedere sgroppate e brio. CALMA E GEMITI

RADA 5,5 (22 presenze, 1828’) Il girone di andata lo aveva collocato tra le belle sorprese del Bari 2015/16, quello di ritorno è stato in calo, segnato dagli errori pesanti commessi contro Pro Vercelli, Pescara e soprattutto, nella doppia sfida contro il Novara, in campionato e ai play off. Anche grazie a queste mancanze, Tonucci lo ha superato nelle gerarchie della difesa biancorossa.  DEMINUTIO CAPITIS

DONKOR 5,5 (20 presenze, 1529’) Niente male come bottino di presenze al termine della sua prima stagione tra i professionisti. Una grande mano gliela dà Cissokho, che avrebbe dovuto prendere il posto di Sabelli, ma che ai fatti gli ha consegnato la corsia destra della difesa. Il ragazzo scuola Inter ha costantemente alternato corse folli e grandi interventi a clamorosi errori: notate somiglianze con una squadra? UOMO COPERTINA

GUARNA 5,5 (26 presenze, 2334’) Gioca così così fino alla sfida di ritorno con il Crotone, durante la quale viene espulso a seguito del pasticcio con Donkor. Il suo campionato è finito lì, dopo aver detto di un’alternanza di prestazioni che lo aveva ripetutamente messo in discussione. Enrico è rimasto vittima del sorpasso operato da Micai. ROBERTO MARIANI

CONTINI 5 (19 presenze, 1443’) Se fino a dicembre non aveva certamente brillato, il girone di ritorno si è rivelato ancor più infausto: gli infortuni gli hanno dato la possibilità di vedere il campo per appena 125 minuti, diluiti in quattro presenze. Una di queste, contro il Vicenza, lo ha visto titolare dall’inizio alla fine ed è stata la migliore partita stagionale. CAPITANO DI SVENTURA

JAKIMOVSKI 5 (5 presenze, 335’) Inseguito per tutto il mercato invernale come e più di Beep Beep da Wile E. Coyote, si è rivelato un altro dei flop di questa seconda parte di stagione. In questo caso, tuttavia, ai suoi demeriti in campo, dove non ha mai convinto, vanno aggiunti quelli di chi lo ha acquistato come sostituto di Del Grosso. Jaki non è un terzino o quanto meno non adatto al 4-3-3. Parafrasando Battisti: NON È NIKOLA

CISSOKHO 4,5 (5 presenze, 284’) Avrebbe dovuto colmare il vuoto lasciato dall’addio di Sabelli, ma l’effetto è stato più o meno quello di un amaro preso prima di pranzo. Camplone ha sentenziato: “Se pensa di esser venuto a Bari in vacanza, si è sbagliato”. Noi vorremmo chiederglielo direttamente: MA CHE SEI VENUTO A FARE?

GORI (0 presenze, 0’) sv 

Sezione: Il Pagellone / Data: Sab 28 maggio 2016 alle 14:30
Autore: Gianluca Lippolis
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