Venti punti conquistati nel girone di ritorno, sedici gol fatti e tredici subiti. Sono alcuni dei numeri sciorinati questa mattina da Stefano Antonelli. Il ds biancorosso, che ha analizzato la situazione attuale facendo un raffronto con quella dello scorso campionato, rivendica con forza quanto fatto dalla squadra nella seconda parte del torneo. Numeri che indicano sì un miglioramento rispetto al girone d'andata ma che, come ha ammesso senza difficoltà lo stesso Antonelli, al momento non bastano ai galletti per poter entrare nella zona play-off. "Tanto è stato fatto e tanto dobbiamo ancora fare. Dobbiamo compiere un altro step: raggiungere il massimo delle nostre potenzialità" il messaggio (chiaro) rivolto a squadra e tecnico. Ribadito successivamente con un ancor più emblematico: "Dovevamo fare di più e vogliamo fare di più". 

CRESCITA - Due i cardini su cui puntare per realizzare una rimonta oggettivamente molto difficile (visti anche i tanti punti persi, ndr) ma che se ai piani alti alcune squadre dovessero mantenere un ritmo molto basso, potrebbe ancora essere fattibile. Bisognerà fare particolare attenzione, oltre che al proprio cammino, anche a quello di Livorno, Pescara e Spezia. Saranno proprio i liguri gli avversari del Bari nell'ultima giornata della regular season. L'obiettivo è rimanere uniti (tutti: società, squadra e tifosi) e avvicinarsi il più possibile alla zona play-off per poi, eventualmente, giocarsi il tutto per tutto nello scontro diretto del 22 maggio. Per riuscirvi serviranno un'ottima condizione fisica (su questo Antonelli mette la mano sul fuoco) e maggiore concretezza (qui invece vengono i problemi). Le ultime due gare sono la conferma che il Bari non ha, e probabilmente non ha mai avuto quest'anno, la necessaria cattiveria sottoporta per poter puntare ad obiettivi importanti. La sconfitta di Terni e il pareggio rimediato in extremis col Crotone gridano vendetta. E anche il rendimento dei pugliesi in trasferta, con all'orizzonte quattro gare su sette da disputare lontano dal San Nicola, non induce all'ottimismo (quattro vittorie, quattro pareggi e ben nove sconfitte, ndr). 

ARBITRAGGI - Capitolo arbitri. Antonelli, come Paparesta, si è lamentato con molta signorilità e senz'alcun intenzione di creare alibi (che difficilmente anche i tifosi più accesi ora come ora avrebbero concesso, ndr) di alcune direzioni arbitrali. Nessun riferimento specifico come avrebbe potuto essere il gol regolare non assegnato a Caputo in Bari-Carpi o il rosso a Ebagua in Bari-Pro Vercelli ma più in generale il ds ha la sensazione che i direttori di gara non sempre scendano in campo con la giusta serenità. Forse anche per la mancanza di esperienza di fronte a un pubblico caldo come quello barese, soprattutto se rapportato ad altri contesti. "E' un dato di fatto che ci è stato tolto qualcosa. Non vogliamo regali - ha spiegato Antonelli - ma solo la possibilità di poterci giocare le nostre chance". Parole misurate in un mondo, quello del calcio, in cui troppo spesso dirigenti e allenatori utilizzano gli errori dei fischietti per coprire le proprie, ben più pesanti, responsabilità. 

Antonelli: "Adesso sette finali. Gli arbitri? Niente favori. L'obiettivo..."
Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 16 aprile 2015 alle 16:00
Autore: Francesco Serrone
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