Il Bari contro la capolista. E' la prima volta che capita in questo campionato. Ci sono già state sfide importanti in queste otto giornate: col Perugia, col Livorno, col Catania ma è indubbio che il big match di domani pomeriggio contro l'Avellino ha un sapore speciale. Ci sono tante sfide in questa partita. Quella di De Luca e Comi che si ritroveranno di nuovo di fronte dopo quanto successo in Coppa Italia, quella che vedrà opposte le due tifoserie (si spera in maniera goliardica ma allo stesso tempo pacifica, ndr) dopo gli assurdi incidenti di agosto e quella che si consumerà in panchina tra due tecnici giovani e ambiziosi come Devis Mangia e Massimo Rastelli. Non è un caso che in questa settimana la città si sia stretta attorno alla squadra. Tanto calore, tanto affetto ma anche un messaggio chiaro e preciso: "Con l'Avellino bisogna vincere". 

"Qui a Bari è tutto eclatante - spiega il tecnico - La gente è innamorata di questa squadra. Già quanto successo domenica in aeroporto è stato incredibile, trovare cinquecento persone agli allenamenti giovedì è stato ancora più incredibile. Tutto questo affetto, questo attaccamento è energia, energia purissima che la squadra deve sfruttare. Non ce l'ha nessuno, l'abbiamo solo noi. Ho spiegato ai ragazzi che i fischi che hanno sentito dopo la gara col Modena erano fischi d'amore. La gente si aspetta tanto da loro. Da parte nostra vi posso assicurare che non c'è ansia da prestazione". 

La prevendita va avanti a gonfie vele. Di ora in ora continua ad aumentare il numero di biglietti venduti. Saranno sicuramente più di ventimila i baresi che affolleranno le tribune del San Nicola. "Ho fatto una scommessa con Giovanni Loseto. Lui dice che avremo trentamila spettatori, io venticinquemila. Chi perde offrirà un caffè all'altro". E proprio Giovanni Loseto aveva paragonato Mangia al compianto Enrico Catuzzi, l'indimenticato tecnico di quello che resta nella memoria dei tifosi biancorossi con il nome di "Bari dei baresi". "Giovanni è una persona speciale, ha fatto la storia di questa società. Il paragone che ha fatto non può che farmi piacere. Come ricorderete ho fatto il nome di Catuzzi nella mia prima conferenza da allenatore del Bari come esempio da seguire. Per la mia idea di calcio è un grandissimo onore essere associato a lui". 

Torniamo al calcio giocato e all'incontro di domani con gli irpini. "Partita difficile, contro una squadra che è prima in classifica per meriti acquisiti sul campo e che verrà sicuramente a giocarsela. Una squadra tosta, che ha tanta forza e tanta corsa nelle gambe ma anche giocatori con qualità importanti e che è guidata da un ottimo tecnico. Ha le tipiche caratteristiche di una squadra di B". 

E' stato proprio l'Avellino a regalare il primo dispiacere a Mangia, lo scorso 23 agosto nel terzo turno di Coppa Italia (1-2 il risultato finale, ndr). "Entrambe le squadre sono cambiate molto da quella partita. In quell'occasione mancavano diversi giocatori sia a noi che a loro. Credo che sarà una gara molto diversa rispetto a quella giocata in estate". 

Tutti disponibili tra i biancorossi, fatta eccezione per l'infortunato Donati che tornerà in gruppo a partire da lunedì prossimo. In dubbio Camporese che lamenta qualche acciaccio e che non si sa se riuscirà a recuperare. Prende corpo l'ipotesi che si possa vedere in campo una formazione molto simile all'undici di partenza che ben si è disimpegnato nella trasferta di Catania, con Sabelli al posto di Salviato, anche se il recuperato Galano scalpita per ritrovare un posto da titolare. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 18 ottobre 2014 alle 14:40
Autore: Francesco Serrone
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