La settimana di avvicinamento alla sfida di Avellino, in casa Bari si è aperta con la conferenza stampa dell'uomo più discusso del weekend, Enrico Guarna. Con grande senso di responsabilità, l'estremo difensore catanzarese si è presentato ai taccuini dei giornalisti per fare luce sull'ormai noto episodio che ha compromesso l'esito della gara del San Nicola contro il Crotone. "Sono estremamente rammaricato per ciò che è accaduto. - le parole di Guarna - È giunta una sconfitta nel momento in cui avevamo in pugno la partita. L'errore principale è il mio che ho fatto ripartire subito l'azione, mettendo in difficoltà Isaac. Poi l'espulsione poteva non esserci perché il regolamento prevede altro. La mia intenzione era quella di tenere la palla perché in avanti stavamo soffrendo. Il mio gesto verso Donkor? E' dovuto all'adrenalina del match, chiaramente, così come quello di Maniero che ha invitato tutti a stare zitti. Lo stesso Maniero poi si è preso la responsablitià di andare in porta. Ho saputo che lui ci aveva già provato: su Budimir aveva fatto un vero e proprio miracolo" . 

La disamina di Guarna, ritorna sull'andamento della partita con i pitagorici: "Per 80 minuti abbiamo messo sotto il Crotone, nulla è compromesso. Io credo che venerdì sera abbiano disputato una partita perfetta, eccetto per gli ultimi 10 minuti, per i quali mi prendo io le responsabilità. Come a Pescara, gli episodi hanno determinato il risultato finale. I numeri dicono che il Crotone può arrivare fino in fondo, mi ha impressionato Budimir. L'obiettivo per noi deve essere quello di arrivare più in alto possibile, poi vedremo quel che accadrà. Non dobbiamo pensare che quell'errore possa costare la stagione. Micai? Ad Avellino sarà un bell'esordio per lui. Si è sempre allenato bene, sono convinto che farà la sua partita".  

Nel post-partita, è iniziata una deplorevole caccia all'uomo dei tifosi baresi nei confronti di Donkor e Guarna, quest'ultimo costretto addirittura a bloccare i suoi profili social: "La pagina Facebook l'ho chiusa per la mia famiglia. - ha spiegato il portiere - Sono arrivati tantissimi messaggi di sostegno, così come anche brutti messaggi. Io credo che la critica debba essere sempre costruttiva e non deve mai sfociare in altro, ma ormai ci siamo abituati, essendo personaggi pubblici. Quest'anno si è creata questa situazione ma non mi hanno mai toccato i mugugni. Probabilmente non c'è stata piena riconoscenza quando le cose sono andate bene. Io via? Ad ogni sessione si viene accostati a diverse squadre. Non sono andato via l'anno scorso quando non ero titolare quindi non credo mi sarei mosso quest'anno ".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 08 febbraio 2016 alle 16:00 / Fonte: dal nostro inviato in sala stampa, Gianluca Sasso
Autore: Redazione TuttoBari
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