E' un Joseph Minala raggiante quello che si presenta nella sala stampa del San Nicola per la sua prima conferenza da nuovo giocatore del Bari.  “Sono pronto per allenarmi con i miei nuovi compagni e far vedere al mister che ci sono. - si legge sul sito ufficiale della società biancorossa - Ho visto il Bari all’opera è da subito mi è apparsa una squadra compatta e di qualità. Un gruppo in cui non c’è un titolare o una riserva e bisogna lottare tutti i giorni per conquistare il posto.”

Minala è il primo calciatore camerunense della storia del Bari, e come quasi tutti i giocatori africani ha alle sue spalle una difficile esperienza di vita: “In Africa si impara a giocare per strada e si cresce non avendo un ruolo predefinito. Sono bravo con i piedi, so difendere e attaccare. Dove mi mette il mister mi adatto. Ho imparato una disciplina tattica da quando sono in Italia. Nel mio paese non esistono scuole calcio."

Inevitabili, inoltre, le domande sulla sua età, vera o presunta: “Mi hanno dato diverse età. La verità è che ho diciotto anni. Qualcuno ha creato questa storia che non mi hai mai toccato. Continuo a testa alta con sicurezza. Non sono mai stato imbarazzato per una cosa che non è mai esistita”.

L'arrivo in Italia, agenti millantatori, società poco serie ma alla fine per il giovane centrocampista è arrivato il riscatto dopo un'adolescenza fatta di tanti stenti e poche soddisfazioni. Dopo una lunga odissea adesso Minala ha un sogno“Il mio sogno è la serie A non lo nego. Le scelte di mercato della Lazio sono cambiate e si è presentata la possibilità di venire a Bari. Non importa la società o la maglia che indosso la mia determinazione e la mia fame è la stessa. Non è dove sono che mi fa cambiare idea su quello che devo dare in campo. Cerco sempre di divertirmi dando il massimo”.

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 26 agosto 2014 alle 12:30
Autore: Francesco Grossi
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