Ha segnato otto gol da quando è in Italia, si dice pronto a ribadire il suo feeling con le porte avversarie anche a Bari. Ma soprattutto si candida alla fascia da capitano. Vaggelis Moras parla già da leader in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. "Se i compagni mi nominassero capitano, sarebbe un onore. Ma certe cose devono emergere dagli umori dello spogliatoio. Non basta avere 35 anni per essere considerato un leader. E’ un gruppo di bravi ragazzi, pronti a dare il massimo. Devono, però, fare le spugne. Assorbire tutto ciò che vedono e sentono. E’ il miglior modo per crescere. Io sarò sempre a loro disposizione. Stellone? Mi piace il suo modo di interpretare il calcio. Si vede che è un vincente. Fin da quest’avvio di stagione, sta cercando di trasmettere, in ogni momento, la sua mentalità alla squadra".

Si parte il 7 agosto con la Coppa Italia... "Difficile che ci sia tanta gente. Ma vorrei già rivedere la curva piena, come la ricordo da avversario. Sono abituato al calore della gente, nella mia Grecia come a Verona. A Bari proverò le stesse sensazioni, se non più intense. Vorrei solo che i tifosi ci restino accanto anche nei momenti difficili, che capitano in un campionato così lungo".

Promette colpi di testa (solo tecnici...): "Con i centimetri che mi ritrovo, non posso restare a guardare. Sulle palle inattive a nostro favore, non vado avanti soltanto se sono stanco. Altrimenti ci provo sempre. Un assist, una schizzata, tutto può servire. Mi spiace, piuttosto, di aver segnato poco finora. Spero di avere maggiore fortuna con il Bari".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 23 luglio 2016 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoBari
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