Bari alla riscossa. Quella venuta fuori dall'ultima di campionato è una squadra nuova, finalmente viva. Niente a che fare con altre recenti versioni. Al di la del risultato, ottenuto con merito al termine di una partita vibrante, giocata con il coltello tra i denti. 

Bentornato sorriso. Grande, grasso quello di mister Nicola alla fine del match. Accerchiato dai suoi giocatori, il tecnico ha festeggiato il successo. Suo, meritato, anche se questo non lo scagiona del tutto. Quello di due giorni fa è stato - per intensità - il ruggito più feroce del suo Bari, spesso in affanno, di gioco ma anche agonismo. Ora, però, il cerchio magico di cui Nicola parla spesso sembra potersi chiudere definitivamente. 

La strada giusta, ma occhio allo svincolo. Imboccare la via sbagliata sarebbe deleterio. I ragazzi di mister Nicola dovranno dare continuità alla prova coraggiosa e gagliarda fornita contro il seppur modesto Pro Vercelli. Già a Terni, giovedì, biancorossi attesi al varco. Mister Nicola punta al raggiungimento dei 50 punti (che non significa puntare alla salvezza, per intenderci). Ne mancano 6, ma mancano anche 9 partite al termine della stagione e la tanto inseguita zona playoff dista solo 3 punti. Sia chiaro: all'ascensore biancorosso siam tutti abituati. La fregatura, purtroppo è sempre dietro l'angolo. Ma l'ultimo Bari ammirato in campo ispira fiducia. Non è un discorso di crederci o meno: a questo punto della stagione, e vista la classifica, è impossibile non fare un pensierino goloso verso i piani alti della stessa.

Piedi per terra, di partita in partita, ma con una prerogativa: la squadra, già a Terni, dovrà tenere fuori le unghie, aggredire la preda senza più guardare in faccia nessun avversario. Contano solo i punti. L'ambizione di squadra e società deve venire fuori soprattutto ora. Ora o mai più.

 

 

Sezione: Copertina / Data: Mar 31 marzo 2015 alle 08:30
Autore: Andrea Dipalo
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