La vendetta è un piatto che va servito freddo. Lo ha capito Davide Nicola e ha provato a farlo capire ai suoi calciatori: "Mi piace il trasporto della piazza per questa partita e ho percepito le stesse sensazioni nei miei giocatori. Domani sarà una battaglia, nella quale però dovremo saper controllare le emozioni. Voglio cuore, determinazione ma pensieri freddi."

La sua analisi della partita di Cittadella, come spesso accade in ossequio allo stile irriverente del personaggio, è insolita e fuori dagli schemi: "I cultori del calcio definirebbero la scorsa gara come la "partita perfetta". Se ci fate caso, parliamo di una partita nella quale fino al 92' praticamente non ci sono stati errori da parte delle due squadre. Zero occasioni, vuol dire zero errori. Ecco che ci penserei un attimo prima di parlare di Bari brutto. Io col Carpi non ho affatto visto un brutto Bari e su quale sia il concetto di estetica in una partita di calcio potremmo parlarne per ore."

Dove Nicola proprio non si sbilancia, questa volta, riguardo a modulo e uomini. Anzichè i soliti 4 nomi di titolari certi, si passa a due: "Camporese e Defendi". Ed è proprio su quest'ultimo che si costruisce il gioco delle formazioni. Sibilline le parole del tecnico in tal senso: "Defendi non giocherà centrale, ma ha caratteristiche tali che lo potrei impiegare come terzino" Sarà difesa a 4? Ulteriore indizio a favore di questa ipotesi: "Non è detto che Sciaudone debba fare per forza il trequartista, può fare il centrocampista". Il tecnico però, fino ad ora è sempre stato un convinto sostenitore del suo modulo, quel 3-4-1-2 che ha regalato soddisfazioni a corrente alternata alla tifoseria barese. Considerata anche la scarsa fiducia nei confronti di Sall (unico vero centrale disponibile insieme a Camporese), non è dunque affatto da escludersi neanche quest'ultima soluzione che vedrebbe quindi impiegati Filippini, Camporese e Salviato nei tre di dietro con Defendi e Sabelli qualche metro più avanti, pronti a dare il loro prezioso sostegno in fase di copertura ad un terzetto di difesa sulla carta decisamente fragile, in quanto composto da due terzini. Una cosa è certa: servirà una fase difensiva organica e di alto spessore da parte di tutti e undici gli uomini in campo per riuscire a non concedere reti all'avversario, dopo che al Tombolato si è interrotta una striscia negativa che durava da ben 13 partite.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 19 dicembre 2014 alle 22:00
Autore: Francesco Grossi
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