Ormai una manciata di ore e al San Nicola si affronteranno Bari e Catania. Nobili deluse (almeno rispetto alle intenzioni di partenza), ma dall'inerzia opposta. Gli ospiti non hanno mai vinto in trasferta in questa stagione. Per il Bari, al di là dell'assist statistico, quella con gli uomini di Marcolin, rappresenterà la più ghiotta occasione per allungare il passo e scacciare definitivamente via i cattivi pensieri.

Non solo discorsi e obiettivi di squadra, ma anche singoli, nella magica cornice notturna dello stadio San Nicola. Per l'occasione, complici le indisponibilità dei titolari, ci sarà spazio per un paio di volti nuovi, in tutti i sensi. Ionut Rada e Simone Benedetti sono stati in fondo, assieme allo squalificato Rinaudo, le novità di un mercato di riparazione che, nel reparto arretrato, ha regalato più oggetti misteriosi che certezze. Almeno fino ad oggi.

In panchina pare infatti destinato ad accomodarsi questa sera Camporese, uno degli elementi della vecchia guardia. E così in campo è destinata ad agire proprio la strana coppia, all'esordio dal primo minuto nell'astronave concepita da Renzo Piano. Passato prestigioso anche per Rada, quattro anni e mezzo nel Cluj di Zamfir e qualche gettone in Champions League (sua la rete dei rumeni alla Roma nell'edizione 2011 della massima rassegna continentale). Dieci anni più giovane e con un passato tutto italiano nelle giovanili di Torino e Inter, Simone Benedetti, il prestito dell'ultim'ora dal Cagliari. Voluto in Sardegna da Zeman, non ha sfondato con Zola. Stasera vuol convincere Nicola. Alle soglie dei 23 anni una chance da sfruttare, che può cambiare anche la sua stagione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 03 marzo 2015 alle 16:00
Autore: Davide Giangaspero
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