La stagione della  FcBari1908 è ufficialmente cominciata. Il successo di Chiavari ha infuso grande fiducia nel gruppo per il prosieguo del torneo. Domenica un altro ostacolo sulla strada dei galletti, un'altra neopromossa come il Perugia che è partita con il piede giusto e ha dalla sua lo stesso entusiasmo che sta caratterizzando il popolo biancorosso dopo il fallimento della vecchia As Bari.

Il presidente Gianluca Paparesta intanto si gode il momento positivo e attende, prima della seconda di campionato, l'arrivo al San Nicola della Nazionale italiana del neo ct Antonio Conte. Un regalo per tutti i tifosi che potranno assistere ad una vera serata di gala. Il Bari ha anche il privilegio di essere l'unica città italiana a poter contare su due stadi, l'ex arbitro sottolinea: "Da parte nostra si tratta di un gesto d'amore verso la città. - ha spiegato in un'intervista a La Gazzetta del MezzogiornoParliamo di due strutture in estremo degrado, abbandonate a se stesse e che invece devono vivere e rappresentare un'opportunità per costruire un progetto importante per la società, per il settore giovanile ma soprattutto per la città".

Il Bari è dunque pronto a ripartire con la stessa voglia di stupire. Le scelte di Paparesta su chi affidare il nuovo corso biancorosso si stanno rivelando azzeccate. Dal diesse Antonelli e una campagna acquisti contraddistinta dal giusto mix tra giovani e veterani sino a giungere alla scelta del tecnico: "Ho scelto Mangia perché è il miglior allenatore per il nostro progetto", ha proseguito il presidente. 

Tra queste scelte un posto importante spetta anche a Ciccio Caputo. Il bomber di Altamura è stato insignito questa estate della fascia di capitano, sino a qualche mese fa sul braccio di Defendi. Una parte della tifoseria avrebbe deciso diversamente ma Paparesta preferisce glissare sull'argomento: "A parte che non mi risulta questa richiesta da parte dei tifosi, - ha confessato l'ex arbitro - preciso a tutti che non interferirò mai nelle scelte tecniche del mister e del gruppo dei calciatori. Detto questo, senza voler riaprire ferite che bruciano ancora, le sanzioni sono fatte per essere rispettate ma dopo aver pagato non si può continuare a voler far pagare. Le pene da scontare servono proprio a questo, per riabilitare chi ha sbagliato".

Sulle polemiche arbitrali seguite al match di coppa con l'Avellino, il presidente barese ha voluto riconoscere - da ex arbitro - le difficoltà e gli errori in cui spesso incappa la categoria: "Sono stato arbitro e so che a volte per volere dimostare di essere super partes si possono commettere degli errori. Fa parte del gioco".

Ma se il Bari dovesse centrare il sogno serie A quali saranno le mosse del numero uno biancorosso? Paparesta spiega: "Ho le mie idee, ma ora dobbiamo affrontare un lunghissimo campionato di serie B. Il nostro futuro dipende da come vivremo il nostro presente".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 01 settembre 2014 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoBari
vedi letture
Print