Gianluca Paparesta è tornato a parlare del Bari. L'ex presidente dei galletti, negli studi di Sportitalia, ha toccato diversi temi riguardanti la sua ex squadra: “Sono pentito dell'esonero di Nicola quando ero presidente.  Ai biancorossi auguro ogni successo. Sono di Bari, sono legato tantissimo a questa città. Quando ho acquistato il club bisognava ricostruire tutto anche perchè si arrivava da un fallimento. C'era stata un'asta difficile, eravamo riusciti a riportare entusiasmo, purtroppo i risultati fanno tanto. La mia era una proprietà che non poteva durare a lungo: io presi il Bari cercando di veicolare interessi e acquistando diritti in anticipo per far fronte ai campionati. Speravo che arrivasse qualche imprenditore che potesse darci una mano. Era arrivato un investitore dall'estero (Datò Noordin, ndr) che non è riuscito a far arrivare per tempo le somme necessarie che sarebbero servite per l'aumento di capitale. E c'era quest'altro socio (Giancaspro, ndr) che aveva fatto un finanziamento, poi utilizzato dallo stesso per l'aumento di capitale. Io non avevo la disponibilità perchè non sono un imprenditore facoltoso”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 13 ottobre 2017 alle 15:00
Autore: Mario Caprioli
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