Doverosa premessa: la previsione di un pareggio contro l’armata Lazio forse alla vigilia avrebbe fatto sorridere qualcuno ma per quello che la gara ha espresso questo 1-1 va, paradossalmente, decisamente stretto solo al Bari Primavera. I rimpianti aumentano notevolmente se si vanno a considerare i risultati clamorosi giunti dagli altri campi, con il Catania incredibilmente sconfitto ad Avellino e il Livorno fermato sul pari contro il Trapani penultimo.

LA CRONACA - Mister Passiatore ha a disposizione praticamente tutti i suoi uomini: il rientrante Lenoci riprende il suo posto sulla destra  cosicchè Vosniakidis può tornare al centro della difesa nel suo ruolo preferito. De Crescenzo viene preferito a Tamborrino e in avanti confermatissimo Elio Mastrangelo, dopo la tripletta di Trapani.

In avvio la Lazio dimostra il motivo per cui è capolista e campione d’Italia in carica, trovando il vantaggio già al 3’ con un bel diagonale sul secondo palo di Lombardi. Sembra l’inizio di una goleada senza appello ma il match prende tutta un’altra piega. Il Bari reagisce di carattere, non si lascia intimorire dalla forza dell’avversario e inizia a cercare il pari con insistenza. Prima Mastrangelo su suggerimento filtrante di Amoruso, poi Santeramo dalla distanza sfiorano l’1-1. E’ solo il preludio del  gol del pareggio che arriva di lì a poco grazie sempre a Mastrangelo, pronto a convertire in rete un suggerimento dalla linea di fondo di Amoruso, dopo un’azione confusa all’interno dell’area biancoceleste. Il Bari continua a macinare gioco e al 39’ ecco l’episodio che sembra spianare la strada ai pugliesi: Serpieri (centrale difensivo della Lazio) finisce anticipatamente sotto la doccia per un fallo su Leonetti lanciato a rete. A questo punto i galletti hanno di fronte un intero tempo di gioco per agguantare l’impresa contro i più quotati avversari, ridotti però in 10. E i ragazzi di Passiatore, in effetti, ci provano in tutte le maniere possibili, sprecando tuttavia davvero l’inverosimile. A ripresa appena iniziata Mastrangelo colpisce in pieno la traversa, continua Vosniakidis che manda alto da due passi, poi Pizzutelli e Mastrangelo si divorano il pari a tu per tu con l’estremo difensore biancoceleste Guerrieri, il quale, al 72’, si supera con un intervento miracoloso su un tap in di testa sempre dello stesso  Mastrangelo a due passi dalla linea di porta. L’esultanza sfrenata del portierino laziale, abbracciato da molti dei suoi compagni, può dare un’idea di quanta sofferenza abbia provocato questo Bari alla capolista. Fra andata e ritorno non c’è nessuno che abbia messo in difficoltà la squadra più forte d’Italia più dei biancorossi. E questo, in qualsiasi modo vada a finire la stagione, deve essere motivo di grande orgoglio.

Il Bari quest’oggi ha dimostrato di potersela giocare davvero con chiunque, di essere diventata una squadra dalla straripante personalità e in grandissima condizione fisica, una squadra che nelle grandi partite si esalta anziché smarrirsi. Un pizzico di cinismo in più, sommato agli altri risultati odierni, avrebbe fatto del Bari la favorita numero uno alla corsa quinto posto (l’ultimo valido per l’accesso ai play-off). Tuttavia per gli stessi motivi sopraccitati, bisognerà  giocare le ultime quattro partite con la stessa, devastante, determinazione per provare a togliersi delle soddisfazioni inimmaginabili solo qualche mese fa.

BARI-LAZIO 1-1 (Lombardi 3’; Mastrangelo 16’)

BARI (4-4-2): Vicino; Lenoci, Vosnakidis, Chiochia, Mercadante; Amoruso (87' Curci) , Santeramo, De Crescenzo, Pizzutelli; Mastrangelo (82' Gjonaj), Leonetti. A disposizione: Ventrella, Adone, D’Andria, Lateano, Tamborrino,  Castrovilli. All. Sig.: Passiatore

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 29 marzo 2014 alle 14:00 / Fonte: servizio a cura del nostro inviato, Francesco Grossi
Autore: Redazione TuttoBari / Twitter: @TuttoBariCalcio
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