Sarà un Bari all'insegna della continuità quello che domani farà visita al Modena. Troppo importante alimentare certezze in un gruppo costantemente rivisitato in stagione. I risultati ne sono stati fin qui la fotografia più schiacciante. Solo in due occasioni il Bari è riuscito a bissare il successo della giornata prima in questo campionato. E' successo a cavallo tra l'ottava e la nona giornata (Catania-Avellino, punto massimo della gestione Mangia), e tra la 18esima e 19esima giornata con Davide Nicola sulla panchina e Joseph Minala a impersonare in entrambe le circostanze (Cittadella e Latina) l'uomo della provvidenza.

Serve uno strappo all'insù, ora. Una crescita convincente e duratura. E se il clan biancorosso si è affrettato nelle scorse settimane ad allontanare compatto i facili sogni di gloria, è pur vero che la distanza dai play off è di appena 4 lunghezze. Dato insolito considerando la mole di punti (e tempo) persa per strada, ma lì a indicare una meta di fatto ancora raggiungibile e da provare a conquistare con i denti, facendosi largo nella selva del campionato, allungando il braccio per strattonare fino all'ultimo il treno che conta.

Curioso, e assieme tendente all'ottimismo, il parallelismo con la scorsa stagione. Dopo 27 giornate il Bari era 18esimo a pari merito col Novara, in piena zona play-out. L'ottavo posto era dello Spezia e distava addirittura 12 punti, otto in più di oggi. Finì col Bari ad un soffio dall'impresa. Numeri e circostanze diverse, da attualizzare, certo, con la storia di campionati completamente a sè. Ma dalle parti di Bari intimamente se lo ripetono giorno e notte: tentar, in fondo, non costa nulla.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 27 febbraio 2015 alle 21:00
Autore: Davide Giangaspero
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