Per vedere questo Bari approdare ai playoff ci vorrebbe un rush finale perfetto, come quello del suo Bari del 1997. Questo il pensiero di Carlo Regalia, storico ex direttore sportivo del galletto, che ha commentato la situazione della compagine biancorossa, in netta ripresa rispetto a qualche giornata fa, ma ancora migliorabile: "Più convinzione negli ultimi venti metri e il Bari può ancora sognare. Ora con il meccanismo dei play off basta l'ottavo posto per restare in corsa. Sei punti di ritardo, con dieci partite da giocare, non mi sembrano un divario incolmabile - riporta Repubblica ed. Bari -Più che il distacco, la risalita può essere complicata dal fatto che ci sono altre squadre tra il Bari e la zona dei sogni. La prima che mi viene in mente è il Perugia, che dopo un periodo complicato, adesso sembra avere trovato l'alchimia giusta per non fermarsi più. E poi non trascurerei il Lanciano, un'altra squadra ben calata nello spirito della serie B. Ma anche il Bari, nelle ultime settimane, ha risolto parecchi problemi".

La mano di Nicola, fino a qualche settimana fa accusato di non aver dato un gioco al Bari, ora si vede eccome, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva, dove i galletti sono migliorati notevolmente. Anche se, per sperare di agganciare il treno playoff, servirebbe che gli attaccanti segnassero con più continuità: "Nicola sta lavorando con grande pazienza e mi sembra che sia riuscito a colmare la lacuna più vistosa del Bari, quella difensiva. Merito di chi gioca dietro, ma anche di centrocampisti e attaccanti che collaborano in maniera più significativa in fase di copertura. Le fortune di ogni squadra partono dal non prendere gol ed ora mi sembra che segnare al Bari non sia così semplice. Ma ovviamente non basta. Anche a Pescara ho visto del buon possesso palla, ma anche qualche esitazione al momento di lasciare il segno. Questo può andare bene in una squadra che deve gestire una situazione favorevole, ed invece il Bari deve recuperare posizioni e dunque deve scendere in campo con lo spirito di chi deve vincere una finale dopo l'altra. Gli uomini per fare male agli avversari, il Bari ce li ha. Penso ad Ebagua e Caputo, ad esempio: sono due attaccanti che molte squadre di B non hanno. Se iniziano a segnare con continuità, il Bari può ancora togliersi soddisfazioni".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 26 marzo 2015 alle 08:45
Autore: Davide Rega
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