Una prestazione sontuosa, a coronamento di un momento di forma straordinario. Non è un caso che da quando Marco Romizi ha preso il posto di Massimo Donati (comunque uno dei migliori nelle prime uscite stagionali) nel ruolo di playmaker a centrocampo, il Bari non abbia più avuto a che fare con la sconfitta. Dopo il pareggio contro il Lanciano, nel quale subentrò proprio al centrocampista bergamasco, un pareggio e due vittorie che hanno risollevato la squadra ma soprattutto l'umore dei tifosi, che nutrivano numerosi dubbi dopo la partenza balbettante degli uomini di Mangia.

L'equilibrio garantito dal mediano aretino si sta dimostrando fondamentale per il Bari che sta crescendo a vista d'occhio e contro l'Avellino ha giocato un gran bel calcio almeno per settanta minuti di gioco. Romizi si è rivelato, dopo Catania, uno dei migliori in campo a prescindere dal gol, ma anche per il grande dinamismo mostrato soprattutto in fase di interdizione.

A proposito della rete che ha sbloccato il risultato e spianato la strada al successo dei biancorossi, per Romizi si tratta del primo centro al San Nicola, il quarto complessivo con la casacca dei galletti e tutti segnati con missili da fuori area. Le precedenti tre reti erano state siglate tutte in trasferta: ad Empoli due stagioni fa, a Trapani e a Carpi nello scorso esaltante campionato cadetto. Dopo quasi tre anni ecco la gioia davanti al proprio pubblico, la ciliegina sulla torta dopo un grande cammino consumato nel capoluogo pugliese da gennaio 2012 fino ad oggi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 20 ottobre 2014 alle 08:15
Autore: Gianluca Sasso
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