Gli sviluppi del campionato di B stanno di fatto permettendo al Bari di limare i propri difetti, sciogliere le prime perplessità tecniche e individuare al contempo alcuni espedienti che, di qui alla fine, potranno tornare utili al credo calcistico di Davide Nicola.

E’ il caso di Alessandro Rosina, vero e proprio asso nella manica del tecnico piemontese nelle recenti uscite stagionali. Il centrocampista, arrivato dal Catania nel corso del mercato estivo e annoverato tra gli MVP per la categoria, ha sinora dimostrato tutto il suo valore. Avere i piedi buoni serve a poco se non si è in grado di metterli a disposizione del team. E in questo Rosina è assoluto primatista. Tocchi al velluto, sacrificio, dedizione e assist da vendere. Soprattutto partendo dalla panchina. Non è un caso infatti che il fantasista calabrese dia il meglio di sé quando è chiamato ad intervenire a partita in corso. 

Supplente di Sansone nel match di cartello contro l'Avellino, il trequartista mancino ha impiegato solo due minuti per regalare la prima magia facendo saltare sul divano i tifosi del galletto: filtrante spacca-difesa in favore di De Luca che insacca in diagonale regalando al Bari la seconda vittoria stagionale. La storia si ripete nell'ostica trasferta di Latina. Rosina ci mette lo zampino e, dopo aver smistato palloni a destra e a manca, s'intromette con un po' di fortuna nell'azione che porta al gol del definitivo 1-2: sua la deviazione decisiva sul tiro da tre punti di Donati.

Nicola dal canto suo si è riscoperto autentico smerigliatore applicando sul giocatore un attento sistema di dosaggio delle forze ed inserendolo spesso e volentieri nei secondi tempi per dargli la possibilità di pungere scardinando con le ampie qualità tecniche di cui è dotato le difese avversarie. Metodologia studiata a tavolino o semplice buona sorte? Intanto il Bari si coccola il suo jolly.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 04 ottobre 2015 alle 16:00
Autore: Ivan Barnabà
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