"Fuori Campo. Conosci la Bari". S'intitola così la nuova rubrica marchiata FC Bari che, ogni settimana, racconterà anedotti e curiosità legate ai protagonisti della stagione biancorossa. Ad inaugurare il nuovo format è stato Stefano Sabelli che, domenica scorsa al cospetto dell'Avellino, ha siglato la sua prima rete con indosso la casacca del galletto (nonchè prima marcatura tra i professionisti). Il terzino scuola Roma si racconta rilvelando interessanti curiosità legate alla sua infanzia: "Sono un ragazzo gentile, affettuoso e sorridente. Se non avessi fatto il calciatore avrei seguito le orme di mio padre. Da piccolo mi piaceva pattinare poi ho iniziato a giocare a pallone. Non potevo praticare entrambi gli sport e alla fine ho scelto il calcio. Inizialmente giocavo come trequartista poi hanno capito che non avevo i piedi buone e mi hanno spostato in difesa (ride)"

Arrivato nel capoluogo quasi tre anni fa, il classe '93 ha potuto instaurare solidi legami con alcuni dei compagni di squadra di cui invidia le doti tecniche: "Ruberei le qualità di Marco Romizi: grintoso a centrocampo e sempre utile. Ammiro anche l'umiltà di Galano".

Tanti i modelli a cui guarda il difensore dell'Under 21: "M'ispiro a Dani Alves e Segio Ramos. Quest'ultimo però gioca sempre meno spesso come terzino. Guardando in casa nostra, il mio modello di atleta in campo e nella vita è invece Daniele De Rossi". 

Sabelli dispensa complimenti anche ai nuovi volti dell'area tecnica, Devis Mangia e Stefano Antonelli: "Il mister è un martello ci fa lavorare veramente bene focalizzando l'attenzione su tutti i minimi particolari. Il direttore sportivo ha lavorato bene in estate portando a Bari tanti bravi giocatori".

In chiusura il giovane romano riporta alla mente l'immensa gioia provata domenica scorsa in occasione del primo gol in carriera riesumando quello che per lui è stato il momento catartico della sua storia in biancorosso: "In ritiro stavamo guardando la gara tra Sassuolo-Juventus e, scherzando con la squadra, ho detto al mister che mi sarebbe piaciuto emulare il gol di Pogba. Alla fine è stato così. Sentire 30mila persone che urlano il tuo nome è un emozione immensa ma, nel mio personale percorso intrapreso in Puglia, ricordo con gioia particolare il match della scorsa stagione tra Bari e Novara. A fine partita agguantammo i play off. Lì mi sono commosso. E' stato un momento bellissimo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 24 ottobre 2014 alle 15:30
Autore: Ivan Barnabà
vedi letture
Print