Donati, Minala, Romizi, Sciaudone e, all'occorrenza, pure Defendi. Senza dimenticare il giovane Di Noia, ancora presente in rosa. E' indubbio che nel reparto centrale del Bari si vivano ore di robusto affollamento. C'è chi arriva ed esordisce già (è il caso di Donati e Minala, ieri in campo a tempo di record, ndr) e chi invece si prepara alla sfida di campionato, ma con un orecchio al mercato. Sciaudone, ad esempio, è in bilico, anche più di Romizi. L'ex Taranto, contraddistintosi in campo ma anche fuori nel suo biennio in biancorosso, è oggi in discussione. Si dice che sia allettato dalle sirene della A e che il Bari, di fronte all'eventualità di un'offerta, non direbbe certo no.

In tale scenario si snoda pure la rabbia dei tifosi che, nelle ultime 48 ore, hanno tuonato sulla possibilità di separarsi dal loro punto di riferimento, una sorta di trait d'union fra la stessa squadra e la tifoseria del Bari, in questi mesi abituata a conoscere umori dello spogliatoio e volti anche grazie ai famosi selfie diffusi sul web dal centrocampista. E proprio sulla piattaforma social sono iniziati a spuntare hashtag e spunti virali di tutti i tipi, "Sciaudone non si tocca" per citarne uno.

La Gazzetta del Mezzogiorno oggi in edicola si sbilancia sulla situazione. "Non è particolare irrilevante che Sciaudone si aspetti un sostanzioso ritocco all'ingaggio. La differenza potrebbe farla un'offerta congrua". L'ingaggio, dunque, come possibile variabile sull'equilibrio di una vicenda che tiene banco, eccome, in queste ore. Legittime considerazioni tecniche che si fondono con ambizioni personali. Sciaudone lontano da Bari è, a cinque giorni dalla fine del mercato, possibilità concreta e, assieme, opportunità per il calciatore. Dopo i tanti regali in entrata, Bari attende la definizione di un pegno eccezionale, ma probabilmente necessario.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 28 agosto 2014 alle 09:00
Autore: Davide Giangaspero
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