Da ex socio fondatore della Fc Bari 1908 a figura di punta della nuova Fidelis Andria: questa la parabola sportiva di Fabio Sperduti, scelto da Paolo Montemurro quale responsabile del settore giovanile della società biancoazzurra.

"Le prime sensazioni sono davvero positive, la societa' si sta strutturando con una seria programmazione partendo ovviamente dal settore giovanile che diventera' un vero fiore all'occhiello per il futuro della Fidelis" le sensazioni di Sperduti a TuttoBari.com. 

Ad Andria con Montemurro e Doronzo, due figure care e vicine al popolo biancorosso. Un tandem che punta a riportare in alto la Fidelis. "Paolo Montemurro ha gia' conquistato tutti ad Andria, in primis iscrivendo la squadra al campionato con un notevole esborso economico considerato il grande momento di recessione - il pensiero di Sperduti - Insieme al direttore generale Aldo Roselli hanno gia' fatto intendere che la famiglia andriese, a cui va dato il merito di aver conseguito sul campo due promozioni consecutive, dovra' diventare una vera azienda a tutti gli effetti. Piero Doronzo lo conosco da 15 anni, e' sempre stato il vero motore trainante del Bari Calcio. Da oggi incomincia per lui una vera sfida e gli auguro tutti i successi possibili nel nuovo ruolo di direttore sportivo. Sento dire che tanti tifosi baresi seguiranno le nostre sorti con simpatia e attenzione e questo sara' per noi un ulteriore motivazione  per spendere tutte le energie possibile per far bene".

Veniamo al Bari, di cui resti certamente un un super tifoso. Nelle ultime ore ci sono stati diversi cambiamenti attinenti l'organigramma societario: via Antonelli, via il tuo nuovo diesse Doronzo. Che idea ti sei fatto? Giusto cambiare e lasciare tutto, o quasi, nelle mani di Zamfir? "Il Bari sta cambiando qualcosa come avrebbe fatto qualsiasi altra società dopo il fallimento tecnico dello scorso campionato. In pochi avrebbero immaginato che Carpi e Frosinone avrebbero fatto tanti punti in piu'viste le premesse e soprattutto le promesse iniziali. Sulle scelte non posso esprimermi - ha proseguito Sperduti - Anche perche' il nuovo responsabile tecnico Zamfir non ha mai parlato in una conferenza stampa, quindi non sappiamo quali siano le sue idee calcistiche per riportare il Bari dove meriterebbe. Se Paparesta ha deciso così, avra' i suoi buoni motivi anche perche' alla fine credo che le scelte piu' importanti spettino a lui dopo i sacrifici che ha fatto per rilevare la societa' all'asta".

Mercato appena agli inizi ma già ricco di indiscrezioni: quali credi possano essere i giusti rinforzi per mister NIcola? "Spero non siano tutti ex calciatori del Livorno (ride, ndr). Senza nulla togliere a quella bella stagione in cui i toscani approdarono in serie A sono ormai pasati tre anni e il rendimento di alcuni potrebbe non essere lo stesso. Il Bari deve fare almeno 70 gol se vuole cercare di salire. Partirei da questo concetto per allestire la rosa: attaccanti e centrocampisti che diano garanzie sotto rete. Alla fine nel calcio vince chi segna di più".

Dovessi convincere i tifosi a sottoscriverei nuovamente l'abbonamento, che carta ti giocheresti? Credi sia giusto continuare a dare fiducia al progetto di Gianluca Paparesta? "Il tifoso barese sottoscrivera' l'abbonamento senza se e senza ma. A Bari si mangia pane e calcio. Il progetto di Paparesta sinceramente non l'ho mai compreso anche perche' si era parlato di nuovi ingressi in societa' che ancora non si sono visti. Da barese mi auguro che questa gestione abbia tutte le risorse per soddisfare una piazza esigente che risponde con grande entusiasmo alle vittorie ma che si abbatte  altrettanto facilmente se non si ottengono. D'altronde questo avviene in tutte le piazze calde del Mondo e un uomo navigato come Paparesta lo avra' messo in conto". 

Chiosa finale su Perinetti, tuo grande amico: qualcuno lo sognava a Bari ma, al momento, il dirigente è ancora in vacanza forzata. "Perinetti ancora in vacanza e' una delle tante assurdita' del calcio italiano. Io l'avrei visto piu' che bene a Bari, piazza che lui ama davvero, ma non credo fosse della mia stessa idea la proprietà. Purtroppo in questi ultimi mesi Giorgio ha dovuto lottare per una causa piu' importante, la salute precaria della cara moglie Daniela che e' deceduta meno di un mese fa. Gli auguro con tutto il cuore di ritrovare la serenita' al piu' presto, sperando di rivederlo con il suo bel cappello seduto su una panchina di un club che possa rispecchiare le sue ambizioni".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 02 luglio 2015 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoBari
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