Eccitazione, delusione, rabbia, gioia. Sono tante le sensazioni provate da Giuseppe Statella sabato pomeriggio. L'esterno biancorosso ha festeggiato come meglio non poteva la sua prima partita stagionale segnando il gol del pareggio nei minuti di recupero. Una rete giunta al termine di un'azione convulsa, arrivata quando i giochi sembravano fatti in favore del Carpi. Dopo è seguita una corsa sfrenata ad abbracciare i compagni mentre il pubblico del San Nicola, che per buona parte del match aveva fischiato i galletti per l'indecorosa prestazione, è tornato a ruggire di gioia. Ma riuscire a buttare dentro quella palla non è stata un'impresa facile.

"Non vedevo l'ora di tornare a giocare - dichiara il giocatore - Purtroppo in ritiro ho subito un infortunio al retto femorale sinistro che mi ha impedito di allenarmi con continuità. Ci ho messo due mesi e mezzo per recuperare. Per me è stato un periodo molto duro ma non ho mai mollato. E quando il mister mi ha detto di entrare in campo ho fatto di tutto per ripagarlo della fiducia che mi ha concesso". 

Eppure per Statella si prospettava un cammino tutto in salita. "Mi era stato chiesto di allargarmi sulla fascia e di buttare a centro area quanti più cross possibili per la testa di Marotta e Joao Silva. Ma la squadra era in difficoltà. Ad essere sinceri non abbiamo giocato una grande partita. Io stesso, nonostante facessi avanti e dietro per tutto il campo, non ho toccato un pallone nei primi dieci minuti. Ma si sa il calcio è strano, può cambiare tutto da un momento all'altro. Alla prima palla toccata ho fatto il mio primo gol in Serie B. E' stato bellissimo, ho provato un gioia immensa. Spero che questa rete possa essere quella della svolta per il Bari e per me". 

Alberti ha trovato un'altra freccia da aggiungere all'arco? "E' chiaro che spero di giocare di più - ammette Statella - Sono in questa società da quando avevo 14 anni. Ho esordito con questa maglia nel 2008 con Antonio Conte in panchina. Avrei potuto giocare già prima con Materazzi ma a causa di alcuni problemi alla schiena che mi hanno perseguitato per anni ho perso quell'occasioneDopo ho giocato in diverse squadre, sempre in prestito: Benevento, Salernitana, Torino, Grosseto, Andria e per ultima il Pavia. In Lombardia ho trovato finalmente lo spazio e la continuità che prima mi mancavano tanto da suscitare l'attenzione del ds Angelozzi. Ho avuto quindi l'opportunità di far parte di questa squadra. Opportunità che non voglio perdere". 

Statella spiega quali sono le sue caratteristiche: "Sono un esterno in grado di giocare su entrambe le fasce. Sono stato impiegato a centrocampo nel 4-4-2, esterno d'attacco nel 4-3-3. All'occorrenza posso giocare anche come terzino destro. Sono a disposizione del mister e, dopo questo gol, continuerò ad allenarmi duramente per cercare di ritagliarmi uno spazio in questa squadra".    

 

 

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 16 dicembre 2013 alle 15:45
Autore: Francesco Serrone
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