Nonostante le sue spiccate doti offensive non va a segno dal 24 febbraio 2013 (Cagliari-Torino 4-3, ndr). Da allora Alen Stevanovic si è dovuto limitare a mandare in rete i compagni con i suoi assist. L'arrivo in Puglia alla corte di Devis Mangia ha aumentato le possibilità del 23enne centrocampista serbo di realizzare altre marcature."Sì, in questo Bari posso andare più facilmente al tiro visto che gioco in una posizione più avanzata" spiega in conferenza stampa.

Uno Stevanovic che risulterà sicuramente utile ai biancorossi vista anche la sua duttilità che gli permette di giocare in diverse posizioni senza particolari difficoltà. "Posso dire di aver ricoperto praticamente tutti i ruoli in attacco negli ultimi 3-4 anni - spiega - A Palermo ho giocato come laterale nel 3-5-2, a Torino facevo l'esterno nel 4-4-2, sia a destra che a sinistra. Abbiamo iniziato il campionato col 4-4-2 ma è chiaro che sono a disposizione del mister. Mi adatto al 4-3-3 senza problemi. E poi questa squadra ha le qualità e le caratteristiche per interpretare più moduli". 

"Detto questo - prosegue - sono del parere che, a prescindere dal modulo, se si vuole crescere conta prima di tutto l'allenamento costante, fare le cose con la giusta applicazione e la giusta mentalità. Prendete giocatori come Messi e Cristiano Ronaldo. Hanno vinto tutto nella loro carriera eppure continuano ad allenarsi con la stessa intensità. Noi dobbiamo avere la stessa fame, la stessa voglia di vincere".

Stevanovic ha dovuto saltare le prime gare della stagione, in Coppa Italia contro Savona e Avellino, a causa di un infortunio. "Ho praticamente saltato tutta la preparazione ma nell'ultimo periodo ho lavorato bene con lo staff tanto che a Frosinone ho disputato 60 minuti di gara. Ma è chiaro che posso e devo migliorare a livello di condizione fisica". 

Anche perché sabato scenderà a Bari un Livorno rinfrancato dal pareggio in extremis con il Latina e voglioso di mantenere l'imbattibilità in campionato. Servirà una grande prestazione per portare a casa i tre punti e soprattutto bisognerà evitare di lasciarsi prendere dalla foga nel caso le cose non dovessero mettersi per il verso giusto. E' forse la pressione del San Nicola e del dover fare risultato ad ogni costo a mettere i galletti in difficoltà? Stevanovic non è d'accordo: "Dite che qualcuno potrebbe sentire la tensione per il fatto che siamo tra le favorite alla promozione? Siamo uomini. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità altrimenti non siamo tagliati per questo mestiere. E' vero che quando si gode dei favori del pronostico gli avversari ti guardano e ti affrontano in maniera diversa ma non dobbiamo guardare queste etichette". 

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 18 settembre 2014 alle 14:15
Autore: Francesco Serrone
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