Troppe occasioni perse e la sensazione, duratura nel corso del campionato, di non aver mai trovato il bandolo della matassa, specie a livello offensivo dove, le croniche difficoltà del reparto, han finito per offuscare il lavoro della squadra. E' stata una stagione complessivamente negativa quella del Bari. Molti flop, e pochi sorrisi. Risultato, un decimo posto poco utile a spiccare il volo. A campionato concluso, facile stilare la griglia dei buoni e cattivi. Si salvano in pochi.

TOP - Guarna, ritrovato il campo, ha chiuso la porta. Contini è stato il marcatore più continuo. Sabelli, con l'ennesima stagione diligente, si è forse conquistato definitivamente la sua promozione in A. A centrocampo ha dato spessore il solo Donati, mentre in attacco, numeri alla mano, non ha demeritato De Luca. Menzioni fra i buoni anche per Rinaudo e Boateng, arrivati a gennaio, e promotori nella seconda parte di stagione di una discreta ventata di aria nuova.

FLOP - Tanti. Dal portiere Donnarumma al capitano Caputo, passando per la stagione anonima di eroi della vecchia guardia come Calderoni e Galano. Non è stata una stagione semplice nemmeno per Romizi e Defendi, alle prese con qualche acciacco fisico di troppo e tante scelte tecniche al ribasso circa il loro minutaggio. E come non citare la posizione di Ebagua, arrivato in inverno per regalare nuovi gol alla macchina biancorossa, è finito per incepparsi vistosamente nel corso di un girone di ritorno vissuto senza sussulti. Poteva andare meglio pure a Minala e Filippini, per una porzione di stagione anche discreti protagonisti. Non è decollato Benedetti, arrivato in precarie condizioni. Ci si aspettava più da Bellomo, fiore all'occhiello della campagna invernale: il barese ha giocato sempre, incidendo sul serio quasi mai, anche se il finale è stato incoraggiante.

Sezione: Focus / Data: Dom 24 maggio 2015 alle 18:35
Autore: Davide Giangaspero
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