Sandro Tovalieri segue con apprensione la situazione. Al Corriere del Mezzogiorno parla rammaricato: "La notizia della possibile mancata iscrizione era nell’aria. Ora dobbiamo aspettare lunedì sperando che si possano trovare risorse. È una situazione strana, è brutto per la città. Parlo anche a nome dei miei ex compagni. Abbiamo onorato la maglia e vedere la società così moribonda fa male al cuore. Conosco la piazza, la città e i tifosi, non si doveva arrivare a questo. Non lo meritiamo".

"Credo che ora gli appelli non servano - prosegue il Cobra - Servono i fatti, soldi entro lunedì alle 18 per dare continuità alla vita del Bari. Certamente sarebbe bello se gli imprenditori ci mettessero qualcosa per la squadra della città. Anche io mi sono mosso a Roma per parlare con alcune persone, ma qui si tratta di 48-72 ore e non sono mille euro. Sono tanti".

Mirino puntato contro la proprietà... "Credo che quando succedono queste cose, che non capitano solo a Bari, sia sempre opportuno dire le cose con chiarezza. Se se ne fosse parlato e se si fossero affrontati i problemi, il barese avrebbe reagito in un modo diverso. Le prese in giro hanno fatto perdere fiducia. È normale che ci si senta traditi. La Covisoc non ci ha iscritto al campionato, servono fondi, la società non fa comunicati, eppure la squadra si allena e addirittura oggi è fissata la partenza per il ritiro. È una situazione anomala, che potrebbe creare disagio. Oggi potevano essere in 500 tifosi a salutare i giocatori e invece non c’è nessuno. C’è solo rabbia e delusione".

Tovalieri chiude così... "Sono in vacanza ma è la vacanza più brutta della mia vita perché non sono felice. So quello che sta passando la gente perché è quello che passo io. La maglia che ho indossato la porterò dentro la tomba. Ho il cuore spezzato. Ma spero in una gioia nelle prossime ore, per poter urlare come un matto e festeggiare da solo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 13 luglio 2018 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoBari
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