La debacle casalinga con il Benevento ha accentuato alcune lacune piuttosto evidenti in casa biancorossa. In primis la scarsa vena realizzativa: una sola rete su azione e ben tre su calcio di rigore per un totale di quattro marcature in sei partite. Numeri preoccupanti se parliamo di una formazione che ha come obiettivo quello di arrivare quanto meno in zona playoff.

Negli ultimi incontri, il Bari ha creato svariate occasioni, fallendole in modo anche piuttosto clamoroso. La sconfitta di ieri, oltre all’errore grossolano di Ichazo e alla scarsa reazione dopo il vantaggio ospite, è imputabile anche a questo aspetto: i galletti fanno una gran fatica a buttarla dentro. Se Maniero non è in giornata, per il Bari è notte fonda. E se De Luca non segna da oltre sei mesi, un motivo ci sarà. Poi ci sono la scommessa Castrovilli e Brienza (che bomber non lo è mai stato). Aspettando Monachello ed i gol degli esterni.

Proprio le corsie esterne rappresentano un’altra nota dolente di queste prime sei giornate. I quattro calciatori di fascia fanno un gran lavoro sia in fase d'attacco che in in fase di copertura. Questo aspetto comporta un notevole dispendio di energie. Furlan, giunto nel capoluogo pugliese in evidente ritardo di condizione, è stato l’esterno maggiormente utilizzato. L’ex calciatore della Ternana è stato sufficiente in fase offensiva solo nella gara vinta con il Cesena. Fedato e Martinho sono stati impiegati meno dal tecnico laziale che potrebbe rilanciarli in quel di Brescia. Anche loro, nei minuti in cui sono scesi in campo, sono stati poco convincenti. Ivan ha qualità da vendere ma è pur sempre un adattato sulla fascia. Lampante la sua difficoltà nel puntare l’uomo e superarlo in velocità. Infine Boateng che però resta ai margini del progetto tecnico di Stellone. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 25 settembre 2016 alle 13:15
Autore: Mario Caprioli
vedi letture
Print