Quando titolavo in una mia precedente lettera che la virtù, nel calcio d'un certo valore, non sta nel mezzo, credevo che comunque la buona strada fosse intrapresa... Sì, certamente mi agitavano le troppo ricorrenti e frequenti dimissioni, licenziamenti, cambiamenti di rotta, revisioni organizzative, promozioni, bocciature e schizofrenie varie che hanno caratterizzato sin qui, in ogni settore della neonata società, i comportamenti del vertice (se esiste un vertice). Ma ritenevo il tutto come un necessario periodo di assestamento e consolidamento. E invece no, pia illusione: da quel momento, non più tardi d'un mese fa, questi comportamenti inaffidabili e disarticolati si sono moltiplicati. Sul mercato, in società,in squadra. Attenzione, non tutto ha alimentato dubbi o rimpianti: ad esempio la "dipartita" di Antonelli non ha visto epiloghi di grande sofferenza... ma la contestuale promozione di Zamfir al ruolo di direttore di qualche cosa dal sapore "omnibus", ha provocato non poche alzate di sopraccigli: manzonianamente ci si è chiesto "Zamfir...chi era costui"? Fra le conseguenze di tale scelta (?) certamente vi è la persistenza di una confusione che regna sovrana nel nostro mercato di rafforzamento (e qui sì che mi scappa la lacrimuccia) pervaso di fumo e fumo e con un unico arrosto al momento (non se ne dispiaccia l'interessato, anzi) che risponde al nome di Sansone il quale non so proprio quale santo buono ce l'abbia mandato: per il resto solo chiacchiere, vagoni di affari in dirittura d'arrivo e mai al traguardo, per non parlare della trattativa Bianchi, ormai vicina a diventare stantia e barzellettistica al pari di quella, indovinate, di Di Cesare, autentica Primula Rossa del nostro calcio mercato Gennaio-Agosto 2015. E, come dessert, la vicenda Caputo-Galano, autenticamente degna della farsa napoletana (ma quella di bassa lega...), a immediato ridosso dell'esordio ufficiale di coppa e con altrettanta immediata e prevedibile conseguenza: la prima figura di M... della stagione, con il solito Nicola che ammette e non ammette, che chiede i soliti rinforzi che la società puntualmente assicura e che alimentano le solite ormai insopportabili chiacchiere e basta! E, per concludere, che ti vuoi aspettare dal Signor Davide Nicola: ha compromesso e talvolta ricucito un' infinità di rapporti interpersonali, evidentemente un carattere complesso ed instabile, che comporta gravi conseguenze sull'emotività generale di ragazzi talvolta alle prime armi: si pensi, fra l'altro,  alla vicenda Contini, ripudiato ed ora  promosso capitano, ad Ebagua, ed ai generosi ma " degradati " Donati e Defendi, con quest'ultimo addirittura ipotizzato  "in odore" di trasferimento. E allora scusaci Marino ma sappi che  qualcuno diceva che "solo l'ingratitudine umana può darci un'idea dell'infinito". E così sia. 

Umberto Ingrosso - Verona

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Lun 10 agosto 2015 alle 20:00
Autore: Redazione TuttoBari
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