Sono ormai 38 anni che ho lasciato Bari, e non per mia scelta, per vivere a Roma per un trasferimento di lavoro subito da mio padre. Io che da piccolo ho vestito quella maglia per 2 campionati giovanili e quegli anni essendo tesserato andavo gratis nel nostro stadio, il Della Vittoria, in tribuna centrale a vedere il Bari soffrire nel girone C della serie C. Sono tanti i tifosi baresi che soffrono lontani dalla propria squadra del cuore. Qui a Roma si è bistrattati, messi in disparte poiché non c'è spazio per le realtà cosiddette minori. Roma e Lazio la fanno da padrona ma si parla come ovvio della serie A, quella serie A che il Bari e Bari come città e specialmente come tifoseria merita di calcare. Seppur lontano da Bari, ho avuto la possibilità di partecipare nel 1984 ad una trasmissione RAI, prestazione non molto fortunata ("Calcissimo", presentata da una giovanissima e bellissima Maria Teresa Ruta, come concorrente e domande finali sulla storia del Bari). Chissà se un giorno potrò vedere il Bari vincere una partita contro la Roma ospitante, poiché nei suoi 110 anni non ci è mai riuscita nemmeno in Coppa Italia.

Ricordo ancora quel fatidico 2-1 della stagione 1985-86 in cui andammo in vantaggio al 12' del 1T con Piraccini e poi a 5 minuti dalla fine ci fu negato pure il pareggio, seppur meritato, per un calcio di rigore che Pruzzo realizzò. Come dimenticare quel Lazio-Bari 3-2  della stagione 1997-98 in cui al 90° il Bari vinceva 2-1 e stavo assaporando la mia prima vittoria all'Olimpico, vedi sfumare la gioia in 4 minuti, prima Signori e poi Nedved, rimasi incredulo senza parole. Quella gioia che Ventura mi ha concesso e che ho esultato sia allo stadio e sia, per una volta, ho sbeffeggiato tutti i tifosi laziali. Quella stessa stagione in cui ci fu l'ondata di tifosi baresi per vedere l'ennesima sconfitta con la Roma (3-1). Totti quando vedeva il Bari ci purgava sempre. Ero li, e quella squadra avrebbe dato tante altre soddisfazioni se non ci fosse stato il calcio scommesse. Come non ricordare Bari-Latina, 60mila persone a spingere e sperare in un sogno sfumato sul filo di lana. Quelle sono state le ultime soddisfazioni, perché in questi 4 anni si sono avuti solo proclami e tante delusioni. Quest'anno che poteva essere quello buono, vedo il vicino Frosinone, andare in A e noi ricominciare dalla D. Chissà forse era destino, in questi 4 anni si è tirato avanti solo per inerzia e senza soldi, forse è giunto il momento di creare una società solida, con dirigenti seri e sono sicuro che risorgeremo, ora come ora si può fare qualcosa di positivo e chissà se si può possiamo ottenere anche la C.

A tutti i tifosi dico di pazientare, ora c'è tanta rabbia, ma ovunque si giochi arriva sempre lo squadrone Biancorosso. FORZA BARI  

Domenico Tambone

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Mer 18 luglio 2018 alle 14:00
Autore: Redazione TuttoBari
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