Da quando seguo La Bari io, di storie, ne ho sentite tante. Essere vicino a questo mondo esercita anche la critica del sospetto. Ho sentito tanta gente vantarsi d'essere stata presente a quel celebre Bari - Cittadella, quella che discerneva l'occasionale dal tifoso vero, ho letto negli occhi di moltissimi di noi la rabbia per l'atteggiamento dei Matarrese e poi, poi ho visto il teschio alato, simbolo della Bari ultrà per eccellenza, posato sulla tomba di chi per trent'anni "non voleva ne vendere ne vincere". Ho colto che la nostra vera qualità è l'incoerenza, ho capito giorno dopo giorno che La Bari è dei baresi soprattutto quando si vince perché quando si perde allora è meglio tifare gli squadroni. Ho dovuto accettare tutto quanto perché, che io lo voglia o no, anche se mi senta una voce fuori campo, la tifoseria barese è questo,ed io ne faccio parte. Ho sempre scritto per delucidare un pensiero che il più delle volte era comune e che doveva, a mio dire, essere espresso da chi aveva i giusti mezzi per farlo. Credevo d'essere giunto al capolinea, credevo di averle viste tutte ed invece mi sbagliavo, qualche giorno fa, mentre leggevo qui e li per il web, proprio su questa testata, ho letto il pensiero di un tifoso che cercava il motivo del costante insuccesso della squadra e lo ritrovava, leggete bene, nell'ambiente che esercita pressione. Ahimè,questo è stato troppo anche per me, non sono riuscito a rimanere inerme dinnanzi ad alcune affermazioni. A Bari sono tre anni che, in serie B, ben diecimila persone sottoscrivono l'abbonamento, sono almeno tre anni, da quando siamo risorti, che gente comune avvalla la propria vita per un'ideale, ho visto padri di famiglia compiere infinite trasferte per sostenere la squadra ed, infine ho dovuto leggere che tutto ciò esercita pressione. Mi sento stanco di tutto ciò, mi sento stanco di queste persone che non sono capaci nemmeno di riconoscere quello che è l'unico valore aggiunto che abbiamo a disposizione. Quando senza ne presidenza e ne soldi i tifosi crearono l'ambiente adatto per far si che, anche gente come Lugo Martinez somigliasse vagamente ad un calciatore, allora Bari era la culla perfetta per una società che meritava di piu, oggi invece siamo quasi un problema. Invito l'egregio tifoso, del quale rispetto il pensiero nonostante non lo condivida, a discostarsi da quest'ambiente che, a quanto pare, è il male. Tanto lo so, che quando si tornerà a vincere, non perderà occasione per salire sul carro dei vincitori. La gente cosi la aspetterò al varco quando ci sarà un futuro migliore e, impettito, canterò che tanto "adesso sono tutti del Bari".

Marco Marino

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Mer 31 agosto 2016 alle 10:15
Autore: Redazione TuttoBari
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