Da più di cinquant'anni, nel bene e nel male, seguo le sorti del Bari e probabilmente contro il Vicenza ho assistito alla peggior partita casalinga giocata (si fa per dire!) dalla nostra squadra in mezzo secolo della sua storia. Forse sto esagerando, morso dalla rabbia e spinto dalla passione, però chi era presente sugli spalti sicuramente ha assistito alla peggior prestazione negativa della squadra negli ultimi tempi: che squallore, che desolazione! Non un team bensì undici sbandati senza meta, senz'anima, senza mordente. Undici zombi guidati da un fantasma in panchina. Film simili ne ho visti tanti nella mia vita e inevitabilmente, attingendo ai miei ricordi, mi è venuta in mente la stagione 1982-83 al termine della quale retrocedemmo in serie C con il presidente Antonio Matarrese (da poco eletto al vertice della Lega Calcio). Anche allora sostituimmo l'allenatore assumendo nientemeno che l'ex allenatore del Torino (con cui aveva vinto un mitico scudetto contro la Juve), usufruimmo di ben otto rigori consecutivi e li sbagliammo tutti! Non riuscivamo a vincere una partita e fini come finì. Ebbene, voglio cancellare questo ricordo, voglio uscire da quest'incubo, voglio credere che stiamo solo vivendo un brutto sogno collettivo. Mi rendo ben conto che queste situazioni non si risolvono con la bacchetta magica e che purtroppo non esiste una ricetta applicabile a tutti i casi simili. Pensate al Borussia Dormund, prossimo avversario della Juve in Champion League, penultimo in classifica nella Bundesliga e a rischio retrocessione!               Eppure qualcosa si deve fare. Niente di traumatico od eclatante ma qualcosa che renda sereno l'ambiente e compatto lo spogliatoio. Poche cose, semplici e naturali e prima che sia troppo tardi: 

1) Esonerare subito Nicola. Costui è il primo ad aver perso la bussola. Non è nelle condizioni di spronare il propri giocatori, di infondere in loro quella sicurezza e quella grinta necessarie per affrontare gli avversari. E non mi soffermo sul piano strettamente tecnico poichè lì è buio pesto, è il nulla assoluto: dopo tre mesi, a prescindere dagli uomini a disposizione, la mano dell'allenatore si deve intravedere! Non ci sono scusanti. Nel Vicenza l'avete vista la mano di Marino? E non sto citando un mostro di allenatore.

2) Sostituire Nicola con Torrente. Preciso che non ritengo che Torrente sia un taumaturgo o che sia in possesso della bacchetta magica. Sono convinto, però, che possa essere la persona in grado di operare con serenità sia sul piano psicologico che su quello tecnico. Prima di tutto perchè conosce l'ambiente e sa come ristabilire un feeling tra squadra e tifosi. Poi, perchè può contare su un nucleo "storico" di calciatori in gran parte da lui lanciati e valorizzati con i quali dovrebbe per così dire solamente "ripassare la lezione" tornando al modulo  che due anni fa gli dette notevoli soddisfazioni. Vorrei menzionarli brevemente. I due difensori di fascia Sabelli e Calderoni, i tre centrocampisti Romizzi, Bellomo, Defendi, gli attaccanti Galano e Caputo. Dovrebbe solo inserire la coppia centrale difensiva ed il terzo attaccante per riproporre il 4-3-3 che questi giocatori già conoscono a memoria. Per ora non ci resta che piangere. Domani speriamo sia un altro giorno.

Giovanni Cristiano 

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Lun 16 febbraio 2015 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoBari
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