Verdetto finale della Cassazione sul processo Calciopoli. Dopo 9 anni di polemiche ed inchieste il procuratore generale Gabriele Mazzotta ha richiesto l'annullamento per prescrizione della condanna di due anni e 4 mesi inflitta a Luciano Moggi, per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.

Tuttavia l'ex dirigente bianconero rimane imputato per essere stato il "promotore" dell'associazione, nella quale risulta decisiva la posizione di Gianluca Paparesta. Il presidente del Bari avrebbe, infatti, potuto deferire Moggi in occasione del discusso post partita di Reggina-Juventus della stagione 2004/2005. Per la Cassazione, dunque, l'omissione arbitrale denoterebbe così l'esistenza di un sistema associativo e la colpevolezza del dirigente, che per la minaccia era stato già condannato anni prima. 

Sezione: News / Data: Lun 23 marzo 2015 alle 18:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Gianmaria De Candia
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