Dopo una prima parte di stagione costellata da alti (pochi) e bassi (tanti), Giuseppe De Luca ha voglia di chiudere in bellezza il girone di andata. Obiettivo? Ripristinare l'ottima considerazione che il gioiello atalantino si è trascinato dietro al momento del suo arrivo a Bari.

L'attaccante classe '91, presentatosi al San Nicola con una rovesciata d'alta scuola nel match di Tim Cup contro il Savona, ha incontrato parecchi ostacoli nella sua avventura in Puglia. Sino ad oggi ha messo a segno quattro sigilli, tutte marcature decisive ai fini del risultato, che sono valse cinque punti in classifica. Non è riuscito tuttavia ad avere un impatto roboante sulla squadra. 

Con il passaggio al 3-4-1-2, però, Nicola sembra aver disegnato il vestito perfetto per un giocatore che sulla corsia esterna sembrava troppo distante dagli ultimi metri. In posizione centrale, e con un attaccante al suo fianco, la zanzara risulta spendibile all'interno di un sistema di gioco più consono alle sue caratteristiche. Contro il Cittadella questo aspetto era stato appena accennato nello spazio finale concessogli dal tecnico. La conferma non si è fatta attendere, ed è arrivata puntuale contro il Latina. Dialogo con Caputo al centro e Defendi al lato, ma soprattutto più movimento rispetto ad uno spento Galano e maggiore lucidità nell'ultimo terzo di campo, dove con un guizzo personale ha anche servito a Minala il pallone del successo: questo in sintesi il match dell'avanti biancorosso.

Adesso De Luca, proposto nel ruolo che lo ha esaltato a Bergamo e a Varese, pare possa dire finalmente la sua nella stagione in corso e ricongiungere con Caputo la coppia progettata in estate e che per la successiva modifica del modulo (4-3-3) non si è mai potuta esprimere appieno. 

Sezione: News / Data: Lun 22 dicembre 2014 alle 21:30
Autore: Marco Fornaro
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