"Da barese posso solo dire di essermi sempre sentito onorato di indossare e difendere i colori della mia città. Vittorie, sconfitte, le giornate esaltanti e quelle meno fanno parte ancora oggi della mia vita. Di ogni parita, conservo un ricordo particolare". E devono essere proprio tanti i ricordi nel cuore e nella mente di Giorgio De Trizio, che con la maglia del Galletto ha collezionato la bellezza di duecentosettantadue presenze.

"E' ancora viva nella mia mente l'ultima partita del campionato '84-'85, - prosegue in un intervista rilasciata ai colleghi del Corriere dello Sportgiocammo al "Della Vittoria" contro il Pescara. Vincemmo 2-0 con gol di Bivi e Bergossi e approdammo in Serie A. Ad allenarci c'era Bruno Bolchi che rimase il nostro tecnico anche per la stagione successiva. Una gioia incontenibile che ricordo ancora adesso quando ho il piacere di incontrarmi con altri protagonisti di quella cavalcata, come Giovanni Loseto, Pino Giusto, Salvatore Guastella e tanti altri." Parole al miele anche per Gordon Cowans, con il quale De Trizio si è nuovamente incontrato solo qualche giorno fa: "Viene almeno una volta all'anno a Bari e nonostante abbia vinto ovunque, è rimasto umile e orgoglioso di aver vestito la maglia del Bari per tre stagioni. Siamo rimasti ottimi amici, nonostante siano passati quasi trent'anni. Di lui ho ricordi straordinari: è un campione in tutti i sensi, sia come sportivo sia come uomo. Sono lusingato della sua amicizia".

Quest'anno De Trizio si è seduto sulla panchina dei Giovanissimi Nazionali biancorossi. "E' un esperienza che mi gratifica - le sue parole - Abbiamo disputato una stagione che senza tema di smentita posso definire positiva, visto che abbiamo mancato per un soffio le final eight scudetto. In tutto il settore giovanile del Bari ci sono tanti prospetti interessanti, che in futuro potranno essere utili alla prima squadra. Penso a Castrovilli, un talento naturale, o a Minicucci, che forse può avere un futuro nel calcio professionistico. La nostra fortuna è avere un territorio ricco di ragazzi di prospettiva. Questa è la forza del Bari. La panchina di una big? Non disdegnerei la proposta di una grande squadra. Ma al momento rimane una cosa impossibile che tengo tra i miei sogni. Visto però quello che sta succedendo nel calcio professionistico, forse preferisco continuare ad insegnare ai giovani..."

Sezione: News / Data: Ven 26 giugno 2015 alle 11:30
Autore: Francesco Grossi
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