Defendi al fianco di mister Mangia. Nonostante il Bari continui a palesare evidenti difficoltà in chiave di gioco e schemi, uno dei veterani della vecchia guardia predica calma, consapevole delle emormi potenzialità della squadra: "C'è qualcosa da smussare ma è normale. - ha esordito l'ex capitano dei galletti a La Gazzetta dello SportIl gruppo è nuovo, qualche intoppo iniziale ci sta. Conta la mentalità piuttosto che il modulo che non si acquisisce in due o tre settimane. Giocando in undici, dobbiamo dare tutti una mano e continuare a lavorare. A me comunque piace come la pensa il tecnico. - ha proseguito - Il suo non è un 4-4-2 classico. Dobbiamo imparare a restare sempre corti. Nel gioco di Mangia la squadra deve muoversi compatta in trenta metri". 

Nessuna nostalgia per il vecchio modulo in cui a farla da padrone era il terzetto composto dallo stesso Defendi, Sciaudone e Romizi (accantonato in questo inizio di stagione). Per il centrocampista tutofare del Galletto è solo questione di tempo: "Vedrete troveremo la quadratura del cerchio. Aggiungo solo che Romizi è sempre stata una risorsa importante per noi".

Sezione: News / Data: Gio 18 settembre 2014 alle 09:15
Autore: Redazione TuttoBari
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