"E' successo negli ultimi giorni di mercato. Non sentivo la totale fiducia dell'allenatore e io sono fatto così. Potrò anche sbagliare ma se non sento fiducia, preferisco cambiare aria". Valerio Di Cesare ritorna sul suo addio al Bari, avvenuto a fine gennaio. Il centrale difensivo, attualmente al Parma, non lesina anche una stoccata nei confronti della dirigenza biancorossa: "Non ha fatto nulla per trattenermi - spiega Di Cesare nell'intervista su EPolis Bari - se una società reputa un giocatore fondamentale, non lo dà via così. Non ho mai fatto polemiche e ho sempre fatto il mio. Non mi sento Sergio Ramos e non pretendevo di giocare tutte le partite però se merito di giocare è giusto che stia in campo"

Nonostante la rivoluzione effettuata a gennaio, il Bari non è riuscito ad agguantare la zona playoff. "Sono arrivati giocatori con tanta qualità - analizza il 34enne difensore - quindi è normale che tutti si aspettassero di più. Mi faceva un po' ridere che si attribuivano i problemi all'infortunio di Brienza. Mi sembra riduttivo. La colpa, in definitiva, non la darei solo ai giocatori, anche se siamo noi ad andare in campo. Tutti hanno delle colpe".

Passato e futuro. Di Cesare ripensa ai suoi trascorsi in Puglia, tuffandosi anche nella realtà di Fabio Grosso, prossimo tecnico dei galletti: "E' stato difficile andar via. Il mio grande rammarico è di essere andato via e non aver contribuito a riportare il Bari dove merita di stare, in serie A. Per me è stata come una sconfitta. Ho conosciuto Grosso a Torino. Posso dire che è una persona fantastica, credo possa essere la scelta giusta. E' vero che Bari è una piazza molto esigente ma se un allenatore ha qualità non conta che sia giovane o vecchio".

 

 

Sezione: News / Data: Mer 21 giugno 2017 alle 12:00 / Fonte: EPolis Bari
Autore: Gianluca Sasso
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