Bari-Castel di Sangro fu una partita regolare per Guido di Fabio. L'ex centrocampista dei Castelli, intervistato da marcheingol.com, ha raccontato la realtà dei fatti, allontanando le possibili controversie: "Quella partita me la ricordo benissimo. Io non ho visto soldi o altro e credo che non ce ne siano stati, a meno che non fossi all'oscuro di tutto. La verità è che noi ci salvammo la domenica prima con il Pescara e andammo a Bari senza motivazioni. Festeggiammo la salvezza a Castel di Sangro per tutta la settimana, cene, feste con i tifosi, gavettoni fra giocatori, sette giorni di divertimento, di quella partita non ci importava nulla, magari sarà stato antisportivo ma è stato così, il nostro scopo era stato raggiunto. Ricordo che abbiamo trascorso il ritiro a ridere e a scherzare, nel nostro albergo c'era Valeria Marini, e noi tutti abbiamo fatto tardi per aspettare che tornasse, il giorno della partita siamo scesi in campo senza gli stimoli giusti, nessuna partita venduta, se a noi serviva ancora un punto per la salvezza avremmo avuto un piglio diverso". 

Il classe '65 ha poi spiegato la reazione di McGinnis (il primo a denunciare l'accaduto in passato), attaccando infine Albieri: "Mi sorprese molto la reazione di McGinniss che si indignò, a me scrisse anche una lettera. Nella cultura anglosassone tutte le partite si giocano con furore agonistico, da noi c'è una cultura diversa, che anche questa sta andando via. Solo una questione di motivazioni diverse, nessuna combine. Albieri? (ride) Questa storia resuscitata dopo 20 anni mi fa pensare che sia stata costruita proprio ad arte". 

Sezione: News / Data: Mar 20 febbraio 2018 alle 11:00
Autore: Gianmaria De Candia
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