E' stato uno dei migliori in campo nel successo sul Trapani. I suoi interventi hanno tenuto a galla la compagine di Davide Nicola. Antonio Donnarumma non si sente un eroe ma è consapevole dell'importante contributo che sta offrendo alla causa biancorossa. E se avesse neutralizzato anche il rigore di Mancosu? L'ex Juve Stabia risponde: "La maledizione continua. Da professionista ho parato solo un rigore a Farias in un Nocerina-Gubbio di tre anni fa. - si legge su La Gazzetta dello Sport - Mi spiace perché contro il Trapani ho creduto di farcela. Sono riuscito a toccare la conclusione di Mancosu ma non a respingerla. Magari se mi fossi mosso un istante prima, l'avrei presa".

Rigori a parte (sei gol subiti dagli undici metri per l'estremo difensore campano, ndr), le sue parate sono tornate ad essere decisive: "Non so se quella di sabato scorso sia stata la mia partita più bella nel Bari. Ricordo con piacere anche la sfida con l'Avellino. E comunque se le parate contribuiscono a portare a casa i tre punti, vanno sempre benone. La parata su Mancosu? Senz'altro la parata più difficile, anche perché con la stazza che mi ritrovo non è facile andare subito a terra. Ma anche il tiro di Nadarevic dalla lunga distanza era impegnativo".

Donnarumma ha analizzato anche il gol annullato all'ex di turno Nadarevic durante il forcing siciliano, giunto quasi allo scadere del match: "Barillà mi è venuto addosso, giusto annullare il gol. Ma a dirla tutta la strana parabola di Nadarevic mi ha sorpreso. Mi aspettavo un cross".

Modulo o mentalità? Il portierone dei galletti non ha dubbi: "La difesa a tre ci dà sicuramente più compattezza anche perché all'occorrenza diventa a cinque. Al di là dei moduli con l'arrivo di Nicola c'è stata una svolta a livello caratteriale. La vittoria sul Trapani non deve restare un episodio isolato. Ora affronteremo il Bologna come se fossimo una piccola squadra, voglio dire che ci vorrà un Bari umile, grintoso, battagliero, pronto a dare tutto".

Sezione: News / Data: Mer 26 novembre 2014 alle 09:00
Autore: Fabio Mangini
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