Nella cornice della Biblioteca comunale di Capurso si è tenuto l'interessante convegno dal tema "Educare attraverso lo sport, missione ancora possibile?". Tra i protagonisti diverse personalità note della realtà calcistica barese.

"In un momento triste per il calcio italiano, funestato nuovamente dalla piaga del calcioscommesse - ha spiegato Francesco Rossano, dirigente del Bari Primavera, addetto agli ufficiali di gara - Risulta ancora più importante il ruolo di genitori, trainer ed educatori nel trasmettere i veri valori dello sport. Bisogna inculcare ai giovani atleti il senso di lealtà, senza essere ipercritici o assillanti".

Parola poi a Nicola Armenise, psicologo del lavoro e a mental coach a supporto delle giovanili biancorosse, inevitabilmente attento alle varie dinamiche che influenzano la crescita di un'atleta. "A 5-6 si gioca unicamente per divertimento, poi col passare degli anni iniziano a subentrare altre necessità. Quando la propria attività sportiva giunge ad un livello agonistico, bisogna stare attenti a rimanere nell'ambito della professionalità. Infondo, si tratta sempre di un gioco. Non dimentichiamolo. L'importante è essere vicini ai giovani sportivi in una fase così delicata della loro vita in cui, nonostante i social possano suggerire un'idea diversa, spesso i ragazzi sono tremendamente soli".

Ad intervenire anche Romeo Paparesta"Questo aspetto credo sia la grande novità introdotta nel settore giovanile dalla nuova proprietà. - ha sottolineato l'ex arbitro, responsabile del vivaio biancorosso - Vogliamo prestare attenzione alla crescita tout-court dell'atleta e non solo da un punto di vista strettamente tecnico. Avvalendoci di uno staff competente e preparato, seguiamo i ragazzi anche sotto l'aspetto scolastico, alimentare e della gestione complessiva della vita di comunità".

Infine Nicola Legrottaglie, attuale allenatore degli Allievi Nazionali, ha raccontato le tappe il suo percorso di fede, spiegando come gli insegnamenti tratti dalla sua esperienza possano essere utili a tutti quei giovani che inseguono il sogno di diventare calciatori. "Ho vissuto momenti difficili, sia nella vita privata ma anche nella mia esperienza da calciatore - le sue parole - Poi ho "incontrato" il Signore ed è cambiato tutto. Ricordo quando durante la gestione Deschamps fui duramente contestato dai tifosi della Juve. Però fu proprio in quel periodo che imparai ad accettare con spirito costruttivo determinate situazioni e scelte dei miei allenatori, finendo poi paradossalmente per metterli in difficoltà. E' questo che dico ai miei ragazzi: imparate a fare gruppo, ad essere veramente una squadra" ha concluso l'ex calciatore, ricordando come, tramite i proventi ricavati dalla vendita dei suoi libri, stia finanziando la costruzione di una scuola in Cambogia.

Sezione: News / Data: Ven 22 maggio 2015 alle 19:45
Autore: Francesco Grossi
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